I pagamenti con il Pos sono notevolmente cambiati in questi ultimi anni. Sono previste agevolazioni per i piccoli commercianti
In realtà la faccenda è molto più complessa di quanto sembri a primo sguardo. All’origine di tutto ci sono i piani di lotta all’evasione fiscale ed al riciclaggio di denaro sporco, la cui gravità ha necessitato delle misure urgenti di contrasto, anche in linea con le direttive europee. Dunque da qualche anno a questa parte gli esecutivi che si sono succeduti hanno imposto dei piani cashless, ovvero delle misure per aumentare il numero di transazioni elettroniche. E non si parla solo degli acquisti su Internet, tramite carta prepagata o bonifico bancario, ma anche agli acquisti con il Pos.
Il vecchio e ormai dimenticato cashback è stato fondamentale in questo. Pur essendo durato meno di un anno, ha modificato le abitudini nei pagamenti per molti italiani. E ad oggi la consuetudine è di lasciare a casa il contante e pagare con il Pos anche le piccole transazioni. Nonostante il governo attuale abbia chiesto il tetto a 60 euro per il pagamento obbligatorio con il Pos, dalla Comunità europea è arrivato il no. Ed allora tutti i commercianti sono obbligati a far pagare con il Pos anche le somme più piccole, come il corrispettivo di un caffè.
Pagamenti con il Pos, arriva l’intesa a vantaggio dei commercianti
Con la conseguenza che se un esercente si rifiuta di far pagare con il Pos, il cliente può denunciare il fatto alla Guardia di Finanza e costringere il commerciante a farlo. Per questo diniego dovrà anche pagare una sanzione di 30 euro aumentata del 4% del valore del bene. Dunque non solo obbligo, ma anche sanzione in caso di diniego. Il problema è che l’Italia, da quanto emerge dalle statistiche, è uno dei Paesi in cui il costo per i commercianti per ogni transazione con il bancomat, è più alta. Dunque la digitalizzazione dei pagamenti comporta una spesa maggiorata non da poco per gli esercenti.
E da qui arrivano le facilitazioni. Un’intesa tra l’Abi, l’Associazione bancaria italiana ed i prestatori dei servizi di pagamento, ha portato a delle offerte per ridurre il costo delle transazioni al di sotto dei 30 euro per i piccoli commercianti. Queste promozioni sono messe in campo per archi temporali limitati, ma sono comunque vantaggiose. Questo protocollo è stato firmato da Cna, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti e Fipe. Per accedere all’offerta si deve dimostrare di essere piccoli commercianti, ovvero di avere dall’anno precedente di imposta ricavi che non superano i 400mila euro.
La scomparsa dei Bancomat
Il pagamento con il Pos è stato facilitato anche dalla tecnologia contactless, che non richiede la procedura di inserire il pin code, ma solo di appoggiare il bancomat vicino alla macchinetta del Pos. La conseguenza diretta di queste nuove abitudini è che gli italiani hanno diminuito fortemente i prelievi presso gli ATM, e di conseguenza gli sportelli bancomat e le filiali sono quasi scomparse in diverse località. Questo disservizio sta mettendo in seria difficoltà alcuni Paesi, che non hanno la possibilità di reperire contanti a meno che non facciano 30 Km in macchina.