Con questa semplice azione, si possono ottenere utili informazioni per indirizzare al meglio la condotta di risparmio energetico. Ecco come comportarsi
Era immaginabile un’estate come quella che gli italiani stanno vivendo. Innanzitutto occorre chiarire il contesto. Politico? Pure, date le delicatissime contingenze globali di una crisi diplomatica, bellica, energetica, economica che rischia di aggiungere allo scenario europeo anche quello africano. Climatico? Esatto; d’altronde è l’oggetto più gettonato sulla superficie comunicativa dell’opinione pubblica.
Era immaginabile che gli stravolgimenti delle temperature alle quali si sta assistendo con una graduale gravità, fossero collegati ad un’emergenza climatica che non si può riparare nella sua complessità, ma soltanto attenuarne gli effetti. Come il precedente inverno ha mostrato, si sono avute temperature ben al di sopra delle peculiarità stagionali, tanto che mentre si apriva la crisi del gas, il fabbisogno nazionale è stato salvaguardato da un consumo estremamente ridotto.
Pertanto, i caratteri straordinari di questa estate erano più che prevedibili. In poche settimane si è assistito ad un clima tropicale nelle città italiane tradizionalmente più temperate, e al contempo nubifragi ed esondazioni hanno riportato alcune zone d’Italia a scene appartenenti ad altri mesi dell’anno. In questa cornice, gli italiani hanno imbastito una lotta con le voci della bolletta.
Lo scorso anno, gli straordinari aumenti sul costo delle fatture energetiche hanno spinto molte famiglie ha provare alternative al classico riscaldamento tramite il gas. D’altro canto è andato stimolandosi un consumo di elettricità che ha finito per raccogliere l’effetto domino economico del gas, a partire dallo scorso gennaio. I tentativi di risparmio sono passati per i pannelli solari, per le stufe elettriche e a legna, non privi dei contestuali rincari sulle risorse alternative.
Se si pensa all’attuale intolleranza del caldo, il condizionatore ha contribuito a vanificare ogni tentativo di risparmio. D’altronde, è l’elettrodomestico più energivoro, assieme ad altri irrinunciabili apparecchi come la lavastoviglie, la lavatrice, il forno elettrico, il frigorifero e l’asciugacapelli. E spesso le necessità superano i buoni propositi dettati dal cambiamento di abitudini. Quindi, per paradosso, come lo scorso anno, gli occhi sono di nuovo puntati sulla corsa del contatore.
O forse, come non mai, dal momento che l’apparecchio per la misurazione del consumo rappresenta uno strumento poco “frequentato” dagli utenti, e al contrario, sfruttato nelle sue complete potenzialità dai tecnici. Eppure, se grazie alla lettura dell’utente, molti consumatori possono godere dell’addebito di un consumo reale piuttosto che sul consumo fittizio più oneroso, lo si deve alla utile dimestichezza con lo strumento.
Ebbene, proprio il contatore consente di sfruttare una sua funzione per pensare ad un risparmio decisamente importante. Non è difficile, basta osservare frontalmente l’apparecchio. Nessun trucco, si tratta di una funzione estremamente utile e completamente legale. Occorre concentrare l’attenzione su display e il pulsante che si trova accanto: se si preme il pulsante una volta, esso produrrà sul display tutte le informazioni circa il numero cliente e altro; pigiandolo una seconda volta, si vedranno comparire i dati sulla fascia oraria, il consumo in quell’istante mentre sono in funzione i vari elettrodomestici. Apparirà il consumo dettagliato che permetterà di intuire quale apparecchio è il più energivoro, così come il momento migliore o peggiore (a seconda dei casi) al fine di ottenere una bolletta dimezzata.