Attenzione a questa città italiana risulta essere ancora la più cara di tutte, la lista da tenere a mente
Nel pieno della crisi economica dovuta alla guerra in Ucraina ci ritroviamo ancora gli strascichi dovute alla pandemia globale che ha messo in ginocchio il mondo intero. L’inflazione non riguarda soltanto l’aumento di beni di prima necessità come i generi alimentari, aumento delle utenze come gas e luce, prezzi della benzina ma anche dei servizi quali possono essere per esempio del gruppo posta e tanto altro ancora. In questo frangente si possono distinguere due tipi di inflazione che possono dipendere sia dalla domanda che dal calo dell’offerta, che spingono i cittadini a spendere di più per ottenere quel determinato prodotto o servizio. Motivo per cui secondo alcune statistiche si è registrata la città più cara d’Italia con tasso inflazionato che arriva quasi al 10%.
Attenzione arriva la lista :questa è la Città più cara di tutta Italia a causa dell’inflazione
Recentemente l’inflazione sta raggiungendo livelli esorbitanti dovuto in parte alla ripresa post covid e alla guerra in Ucraina. Beni e servizi continuano ad aumentare di prezzo e i cittadini dovendo e necessitare sono costretti a pagare il doppio se non il triplo per ciò di cui hanno bisogno. Da poco è stata redatta la lista con le città più care d’Italia con tassi di inflazione che toccano livelli mai visti prima.
Firenze e Grosseto entrambe con un tasso di 7.6 hanno raddoppiato le spese delle famiglie di quelle città in modo vertiginoso, stesso discorso per Milano e a seguire Bolzano, Perugia e Siena con tassi che si aggirano tra i 6.5 ai 7.8. Seguendo i dati ISTAT le famiglie di queste città hanno un incremento minimo annuo che varia dai 700 ai 1000 euro in più rispetto al periodo ore pandemia.
Tuttavia la classifica si conclude col podio di Genova che ha raggiunto un tasso di 8. 5 portando in modo imponente le famiglie a sostenere spese aggiuntive di quasi 2000 euro in più all’anno e la Liguria è nuovamente la regione più cara in assoluto. La preoccupazione è tanta proprio perché si sta andando incontro all’inverno motivo per cui l’utilizzo dei beni primari come le utenze sarà indispensabile e quindi ancora più onerosa la spesa che andrà a gravare sulle spalle dei cittadini italiani.
Secondo le statistiche l’inflazione dovrebbe arrestarsi durante il corso di questo anno e stabilizzarsi in modo definitivo entro il 2024, con la speranza che gli stipendi possano aumentare e i beni primari possano raggiungere dei prezzi accessibili al portafoglio di tutti in modo da non incorrere in soluzioni che potrebbero soltanto peggiorare o compromettere l’equilibrio precario di moltissime famiglie.