Brutte notizie per gli italiani che usufruiscono di tipi particolari di farmaci: il loro prezzo è aumentato del 22% nel 2022
I farmaci sono molto importanti per gli esseri umani dal momento che li aiutano a superare una malattia o uno stato di salute non ottimale. Analgesici, ansiolitici ma anche antibiotici sono sicuramente tra i farmaci più acquistati dagli italiani che ogni giorno devono far fronte a stati febbrili, mal di testa, infezioni e depressione o ansia.
Per quanto riguarda il 2022, almeno 6 cittadini su 10, nel corso dell’anno, hanno avuto dal proprio medico curante una prescrizione di farmaci. I farmaci più venduti sono gli antibiotici per quanto riguarda la fascia di età che va dai 6 agli 11 anni mentre per gli adulti i più veduti sono i farmaci di classe C, ovvero ansiolitici e sedativi.
Farmaci, aumentano i costi di questi medicinali
Secondo il Rapporto Nazione 2022 su “L’uso dei Farmaci in Italia”, realizzato dall’Osservatorio Nazionale sull’impiego dei Medicinali (OsMed) dell’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco), la spesa farmaceutica nazionale totale è stata di 34 miliardi di euro nel 2022, con un aumento del 6% rispetto il 2021.
La maggior parte dei farmaci è stata acquistata dai cittadini con più di 64 anni. Ad acquistare più farmaci sono le donne, con il 70% mentre gli uomini ne hanno acquistato il 62%. Per i farmaci con ricetta, al Nord e al Centro si spende circa il 10% in più rispetto al Sud mentre il 45% della popolazione pediatrica ha ricevuto una prescrizione farmaceutica.
Per i bambini gli antibiotici si confermano la categoria di farmaco più venduta, seguita dai farmaci che interessano problematiche dell’apparato respiratorio. Per quanto riguarda gli adulti, i farmaci più venduti sono quelli che riguardano la classe C, ovvero quelli che riguardano il sistema nervoso.
La maggior parte di questi farmaci sono benzodiazepinici, ovvero sia ansiolitici che ipnotici-sedativi. Nel 2022 è stato acquistato ben il 17% di farmaci totali che appartengono a questa categoria, il 22% delle dosi giornaliere vendute con ricetta. Ad aumentare sono i farmaci usati per la disfunzione erettile e i contraccettivi. Considerando invece solo i farmaci di automedicazione, i primi principi attivi per spesa sono ibuprofene e diclofenac.
Ma come si spiega questo aumento così importante di farmaci ansiolitici e antidepressivi? A rispondere a questo interrogativo è Emi Bondi, Presidente Società Italiana di Psichiatria, Direttore Dipartimento Salute Mentale e Dipendenze ASST Papa Giovanni XXIII. L’aumento delle vendite di questi farmaci risiede nella pandemia e nel periodo di crisi sociale e politica che stiamo attraversando, legata alla guerra e alla transizione importante che la società sta attraversando.
“Le diagnosi di disturbi e di malattie psichiche sono accresciute del 30% e rappresentano oggi le patologie più diffuse – spiega Bondi -. Va però sottolineato come alla prescrizione anche corretta (all’inizio della cura in associazione ad un farmaco serotoninergico, per coprire la latenza fra l’inizio della cura e la comparsa dell’efficacia terapeutica) non segue sempre un consumo altrettanto corretto da parte degli stessi pazienti. E aumenta l’uso non più in un contesto di cura, ma ricreativo, con utilizzo senza alcun controllo, o abuso in associazione all’uso di droghe o alcool, un fenomeno in crescita costante, anche fra i giovanissimi”.