Alcuni percettori del reddito di cittadinanza cui l’INPS aveva sospeso l’erogazione, ora possono ottenerlo fino a dicembre
Le regole per il reddito di cittadinanza non sono così semplici. Specialmente dato che si naviga a vista. L’assegno di inclusione, che dovrebbe sostituire il reddito di cittadinanza nel prossimo gennaio, ancora non è stato chiarito. Ed i nuclei familiari che contavano sull’Rdc per sopravvivere ora si trovano nello sconforto più assoluto. Anche tra i loro componenti c’è almeno un soggetto minore, disabile o over 60, che rende possibile l’accesso al beneficio fino a fine anno, la preoccupazione è tanta. Gennaio è piuttosto vicino, e con tutta probabilità gli importi del reddito di inclusione saranno inferiori al reddito di cittadinanza.
In questi giorni si sta assistendo ad una pletora di proteste in piazza e davanti agli uffici INPS di tutte le Regioni dello stivale, da Milano a Napoli. Cosa è successo? Alcuni percettori hanno ricevuto un SMS che annunciava la presa in carico del nucleo familiare dai servizi sociali. A parte il fatto che l’SMS in sé è piuttosto enigmatico e non si capisce bene cosa voglia dire, ma inoltre in alcuni casi è stato inviato erroneamente. E questo ha gettato migliaia di famiglie nella paura.
La questione adesso si sposta sulla modifica delle regole. Il nuovo Governo Meloni ha introdotto la differenza tra soggetti occupabili e non occupabili. I primi sono i cittadini con età compresa tra i 18 ed i 59 anni che siano abili al lavoro. Per loro il reddito di cittadinanza si è fermato a 7 mesi totali nel 203. Il che significa lo stop a luglio. Ma non necessariamente.
Chi ha ricevuto nell’arco dell’anno 2023 il mese di sospensione tra un rinnovo ed un altro potrà avere una mensilità in più da recuperare. Per loro, da settembre, si dovrebbe attivare il programma formazione e lavoro, cui i cittadini occupabili possono e devono frequentare corsi di formazione o di avviamento professionale. A fronte di questi viene erogato un beneficio di 350 euro al mese, per soli 12 mesi.
Chi invece è nucleo familiare non occupabile, dunque con almeno un minore, un disabile o un over 60, potrà ricevere il reddito di cittadinanza fino a fine anno. Il governo si è poi accorto che esistono dei nuclei familiari potenzialmente occupabili, con delle situazioni davvero difficili. Essi potrebbero essere presi in carico dai servizi sociali e dunque ricevere il reddito di cittadinanza fino a fine anno.
I nuclei familiari con componenti in difficoltà sociale, sebbene non invalidi, e con età compresa tra i 18 ed i 59 anni, potranno avviare un percorso diverso. I vari comuni hanno dovuto scegliere, in base alle caratteristiche dei soggetti, chi destinare ai servizi sociali. Entro il 31 ottobre le liste verranno pubblicate, ed entro il 31 dicembre inizieranno i lavori dei servizi sociali per far ‘emancipare’ professionalmente i soggetti in questione. Nel frattempo questi nuclei familiari potranno continuare a ricevere il reddito di cittadinanza con l’importo già stabilito in precedenza.