Lanciate sul sito del Gruppo straordinarie offerte di lavoro che si inseriscono nelle attività dei vari settori presenti. Ecco le carte per potercela fare
Le luci dei media sono puntate più che regolarmente sul tema delle pensioni, spinosissimo quanto immancabile argomento del dibattito pubblico. In un certo senso, rappresenta un focus irrinunciabile visto che si riflette su una popolazione come quella italiana, che gragualmente vede aumentare la sua aspettativa di vita. Ovviamente, il dato anagrafico in miglioramento non è affatto una cattiva notizia, né un criterio negativo da una prospettiva sociale.
L’innalzaamento dell’aspettativa di vita mette però in moto altre dinamiche, quelle contributive, pensionistiche appunto, che hanno ben altra portata e un’inversa considerazione. Sì, perché per converso, questo Paese sta registrando negli ultimi decenni un graduale e irreversibile calo delle nascite che non ha fatto altro che amplificare la grave questione previdenziale circa il pagamento dei trattamenti pensionistici.
Poste Italiane assume con contratto indeterminato: chi sono i candidati
Il tema delle pensioni è dunque direttamente collegato con il macrotema del lavoro, prima prerogativa della Carta costituzionale. La diminuzione delle nascite si traduce nella riduzione futura di giovani leve di lavoratori e, al contempo, l’attuale accesso al mercato del lavoro è precluso dal rialzo dell’asticella sull’età riconosciuta per la pensione. In tutto ciò, l’attuale sistema contributivo consiste che le odierne pensioni siano garantite dalle trattenute sulle buste paga (ufficialmente trattenute agli esclusivi fini pensionistici).
In parole più semplici, il futuro risulta davvero incerto se si debba pensare chi, con i sopra descritti orizzonti, debba pagare i ratei previdenziali dei pensionati di domani. Inoltre, l’attuale mercato del lavoro è fluido, ibrido, precario e flessibile a tal punto che è difficile supporre di tagliare il traguardo contributivo imposto tanto dalla pensione di vecchiaia (67 anni anagrafici e almeno 20 anni di contributi versati) quanto dal sistema di pensione anticipata Quota 103 (62 anni di età e 41 anni contributivi).
Poste Italiane assume con contratto indeterminato: le posizioni aperte
Pertanto, il vero tema, per ragioni costituzionali, resta il tema occupazionale. Tra l’altro ogni scrupolo di garanzia impone che lo Stato si faccia carico di strumenti di supporto da destinare verso coloro che con difficoltà approdano ad un luogo di lavoro o non lo raggiungono affatto. Per tale ragione, nello stato immediato di disoccupazione si può richiedere all’INPS un sussidio come la Naspi, erogata provvisoriamente al lavoratore per una decorrenza stabilita dal contratto nazionale, ma che di solito non è inferiore a 6 mesi.
La notizia più lieta, al contrario, non può essere quando si annuncia un ciclo di assunzioni, specialmente se riguarda il settore pubblico e la Pubblica Amministrazione; ma anche realtà tra pubblico e privato estremamente importanti e strategiche, come Poste Italiane. Infatti, accedendo sul sito del Gruppo, alla sezione “Lavora con noi“, si scoprono numerose offerte di lavoro con contratti a tempo indeterminato.
Si richiedono, ad esempio, operatori di sportello tra Emilia Romagna, Veneto e Lazio, suddivisi a seconda della conoscenza di lingue straniere (inglese, francese, cinese, arabo), entro il 31 agosto 2023. Non mancano i posti come portalettere, nelle Regioni di Lombardia, Veneto, Piemonte, Valle d’Aosta, Friuli-Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige, Umbria, Toscana, Liguria, Emilia-Romagna e Marche; i diplomati possono inviare la loro candidatura entro il 4 settembre 2023. Per i laureati, vi sono varie opportunità di candidarsi nei settori della logistica, il Real Estate, il tirocinio professionale forense, e come consulenti finanziari.