Conducendo il veicolo in determinate condizioni, la trasgressione del dato segnalato nella carta di circolazione può divenire fonte di gravi sanzioni
Il primo weekend d’agosto è passato ed ha segnato ufficialmente l’inizio dell’esodo dei cittadini dalla città alle località turistiche, marittime e di montagna. Per molti vacanzieri, il lento e non agevolissimo esodo avverrà negli scambi degli aeroporti e delle stazioni ferroviarie, contingenti con gli arrivi del turismo di massa sul suolo italiano. D’altronde, le grandi partenze rispondono all’appuntamento delle tradizionali ferie agostane.
Per altri cittadini, un’altra tradizione risponde ad un atteggiamento altrettanto di massa: per loro, le vacanze e le ferie sono in casa, in città, presso le coste o le piccole tranquille località a breve distanza, per un economico rientro in giornata. È il popolo su cui si sono paludati i conosciutissimi fattori della crisi economica da un anno e mezzo a questa parte, ovvero il calo del potere di acquisto, la riduzione della spesa e della capacità di risparmio, l’aumento generalizzato del costo della vita.
Per altri lavoratori e famiglie in genere vi sono altri orizzonti di svago o di fuga fuori porta. Non non pochi, infatti, i connazionali che approfittano delle loro ferie per spostarsi dalle città del lavoro e della quotidianità, per trasferirsi, per un paio di settimane, alla propria terra di origine, ritrovando i legami con la famiglia di origine e le storiche amicizie. Ebbene, l’attraversamento del Belpaese può avvenire col classico treno, e non senza passaggi con aerei e traghetti.
Di certo, il tradizionale esodo è emblematicamente rappresentato dal mezzo per eccellenza delle vacanze “made in Italy”: l’automobile. Le quattro ruote ispirano immediatamente una sorta di preparazione quando si avvicina la stagione topica delle trasferte. Infatti, nelle settimane precedenti alla partenza, non si richiede soltanto di pensare per tempo ai bagagli, a cosa portare o lasciare a casa.
È opportuna una necessaria manutenzione prima di mettere in moto il mezzo, essenziale per immettersi nella rete autostradale nazionale in sicurezza e al meglio delle condizioni per tollerare meccanicamente un viaggio di diverse ore, con tutta probabilità intervallato dai rallentamenti del traffico e le soste in autogrill. Una volta regolarizzato l’aspetto meccanico, non bisogna tralasciare il lato, per così dire, burocratico.
Meglio non rischiare, anche perché basta davvero poco per mettersi in regola: si tratta di osservare le scadenze, e in tal caso, è bene effettuare tutti i pagamenti opportuni per mettersi in viaggio con la polizza assicurativa e il bollo auto rinnovati. Anche il posizionamento dei bagagli all’interno dell’abitacolo è importante; non tutti i veicoli possono ospitare, nello stesso quantitativo, pacchi e borse. Idem, i criteri del portapacchi da installare.
All’interno dell’abitacolo, i bagagli non devono ostruire la vista tramite gli appositi specchietti, né i dispositivi di illuminazione presenti all’interno. Niente traino, e nessun superamento della lunghezza del veicolo. Gli oggetti trasportati possono fuoriuscire dal veicolo, ma la larghezza non deve superare i 30 cm per lato. Nel libretto di circolazione, il peso consentito è espresso in chilogrammi (come da immagine cerchiata in rosso). La trasgressione comporta sanzioni tra gli 87 e i 344 euro, la decurtazione di tre punti nella patente di guida; nei casi più gravi, si arriva alla revoca della carta di circolazione.