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Se ti capita questo stanno spiando il tuo smartphone

Ecco come intuire se il cellulare è sotto controllo da parte di qualche sofisticato malintenzionato, capace di sottrarre i dati sensibili personali

Smartphone (Foto Adobe – pensioniora.it)

Certo, la domotica non è stata inventata ieri; la prospettiva che si potesse controllare la casa attraverso la Rete, che le tapparelle si abbassino elettronicamente all’ora programmata, che il frigorifero faccia autonomamente la spesa online per non rimanere vuoto, è un’idea su cui si sta lavorando da tempo, sebbene gli ultimi sviluppi della tecnologia a cui si è giunti, sono assolutamente impressionanti.

Di fatto, un’abitazione completamente controllata da un dispositivo assolutamente all’avanguardia, da un robot, non rappresenta ancora una realtà diffusa. Aumentano però le famiglie all’interno delle quali strumenti come Alexa di Google sono trattati davvero come umanoidi quasi familiari. Al contempo, ora che qualche membro della famiglia ha riconquistato la libertà liberandosi da molte noie della casa (le fa il robot), ci si accorge di essersi liberati dalla libertà di scegliere.

Ecco come possono spiare il tuo smartphone

Smartphone (Foto Adobe – pensioniora.it)

Indubbiante all’interno di una casa, qualcuno, qualcosa, finisce per scegliere al posto della persona direttamente interessata. Basta soltanto avere un’idea di massima di ciò che si vuole; al dettaglio ci pensa appunto l’avanzata vocina artificiale ad indicarlo. Per “intuire”, qualsiasi macchina ha bisogno di conoscere l’umano suo prossimo, codificando gusti e abitudini; per farlo, deve “spiare”.

Come può farlo? Lo fa semplicemente tramite sensori, dispositivi elettronici, controlli visivi e sonori, e tanti tanti algoritmi per ricostruire le necessità da soddisfare. Insomma, è indubbio che qualcuno non può che intuire una seria questione morale legata alla privacy, la quale, una volta bypassata, non fa altro che suggerire opzioni fuori da ogni scelta, ma perfettamente in linea con le statistiche calcate sugli accessi online preferiti.

Come si comporta lo smartphone quando è spiato

Smartphone (Foto Adobe – pensioniora.it)

Insomma, per raggiungere tale scopo, è normale che intorno si stia riproducendo un habitat a misura di George Orwell: il televisore di ultima generazione “ascolta”, il notebook dispone di una web cam potenzialmente sempre accessibile da celatissime realtà telematiche. Per non parlare dello smartphone: d’altronde, a quanti non è capitato di ricevere suggerimenti dal motore di ricerca di Google, indirizzando su prodotti o ricerche generiche su cose che sono state soltanto verbalemente espresse.

Ebbene, non è detto che sia soltanto un déjà vu. Di sicuro, questi ambienti “aperti” possono costituire le agorà dove i malintenzionati tecnologici della Rete possono ritrovarsi e infiltrarsi nella vita personale degli utenti, per le più disparate e preoccupanti motivazioni. Tramite lo smartphone, bastano a volte innocenti app installate per poter sottrarre importantissimi dati sensibili.

Come fanno gli hacker ad intrufolarsi nelle vite degli altri? Basta infiltrare nel sistema uno spyware, un software in grado di attivarsi sin dall’accensione del telefono e spiare con analisi di monitoraggio delle attività sul dispositivo. Queste app funzionano sempre anche in background. Per carpirne la loro presenza, si può fare attenzione su alcuni “sintomi” improvvisi: un consumo eccessivo del traffico dati, l’intasamento della memoria in un tempo estremamente breve. Se il cellulare si scalda eccessivamente anche quando non è in uso, è bene che si proceda ad un preventivo reset; allo stesso modo, anche riavvii automatici del dispositivo possono rivelare la presenza di malware e spyware.

 

Pubblicato da
Roberto Alciati