Ecco verso quali strumenti indirizzarsi per valorizzare al meglio i propri risparmi mentre si è in vacanza. Quali sottoscrizioni sono consigliabili
La strada verso il mare e la montagna è sempre più vicina. Fra una decina di giorni l’Italia è ufficialmente in viaggio, o almeno lo è quella consistente fetta di vacanzieri della seconda casa al mare o del migrante professionale che torna tra i familiari d’origine, parenti e amici della terra di origine. Insomma, sono le fotografie e i video che contestualmente si palesano nei tg delle settimane a venire.
D’altronde, si è già superato il margine di sicurezza del cosiddetto “bollino rosso” dei weekend: arterie stradale e autostradali iniziano seriamente ad intasarsi sulla stregua delle chilometriche code di auto in procinto dei caselli autostradali o alle uscite delle consolari. Eppure, nonostante tutto, questa è l’immagine complessiva dei più fortunati perché se vanno in ferie è perché hanno un lavoro (anche se poco remunerato), se possono organizzare una vacanza è perché ci sono le risorse per poterlo fare.
Basti pensare chi, al contrario, resta inchiodato nelle grandi città non per scelta o per trend, ma perché non è possibile concretizzare alternative alla routine senza sufficienti risorse economiche. D’altronde, ancora si fanno sentire le conseguenze della crisi economica iniziata dal mercato del gas: persiste la diminuzione del potere di acquisto, l’aumento generalizzato del costo della vita, il peso delle utenze domestiche.
In tutto questo, si è altresì registrato il fenomeno deteriore meglio correlato alla riduzione della spesa: la riduzione della capacità di risparmio. In tal caso, la naturale difesa dal mancato margine di somme messe da parte è proprio il fatto di volere e di dover rinunciare a qualche acquisto. Il rischio sta che si possa rimuovere, dalla lista dei tagli, proprio l’acquisto di beni essenziali.
A fronte di tale rischio, nella cornice di un progressivo impoverimento delle famiglie italiane in essere da diversi anni, il governo Meloni ha creato la cosiddetta Carta Solidale 2023 per i nuclei familiari in possesso di ISEE fino a 15mila euro. Il contributo di 382,50 euro è destinato alla spesa alimentare (escluse le bevande alcoliche) è pervenuto ai nominativi che i Comuni hanno trasmesso all’INPS.
In termini più generali, i prezzi al consumo sono stati innalzati in virtù dell’azione di rialzo dei tassi di interesse applicati allo scambio dei servizi e del denaro. Se sono aumentate pericolosamente le rate dei mutui, sono però cresciuti, nello stesso tempo, i tassi di rendimento dei risparmi. A rivedere in positivo le stime di rendita a scadenza, sono state proprio le Poste Italiane, in particolare nella sua ampia gamma di buoni fruttiferi.
Proprio ad agosto, non ci saranno a persuadere, infatti, soltanto le Offerte Supersmart sui libretti di risparmio da applicare su depositi di nuova liquidità di breve o medio termine, ma ancora una volta, crescono le percentuali di interessi sui buoni, strumenti principali di risparmio adottati dalle famiglie, specialmente a vantaggio del futuro dei figli. Resta saldo in testa il buono dedicato ai minori, con il tasso di rendimento a scadenza del 4,50%, da riscuotere al raggiungimento della maggiore età del figlio o del nipote titolare.
Ma anche chi ha un’eredità in denaro da far fruttare, può destinarla al buono fruttifero Soluzione Eredità, attivabile nel corso di un procedimento successorio: il procedimento impegna la somma in oggetto per 4 anni, nel corso dei quali, il buono ad essa vincolato offre una crescita del 3% annuo lordo; lo svincolo anticipato della somma impedisce di avere diritto agli interessi.