È possibile accedere al dark web senza commettere reato? Ecco come regolarsi in questa situazione particolare
Le rete internet appare come una specie di oceano dove si nuota anzi si naviga alla ricerca di qualsiasi cosa da leggere, ascoltare, vedere, scaricare, acquistare. Un oceano fatto di immagini e dati, di video e informazioni, di contatti e notizie, insomma quasi tutto quello che l’utente vuole conoscere e raggiungere. Ma quello che si trova normalmente con un motore di ricerca qualsiasi è solo una parte dell’immensa mole di siti e pagine che costituiscono questo oceano.
Internet è un mondo vastissimo che normalmente l’utente medio utilizza solo in una percentuale minima, senza accedere a migliaia e migliaia di pagine e di indirizzi di siti che sono in fondo alle indicizzazioni e che hanno bisogno di particolari chiavi di ricerca. In genere le ricerche si limitano alle prime due, tre o poco più pagine. Ma questo riguarda più la logica dei motori di ricerca, quello che interessa in questo discorso è la consapevolezza che esiste una porzione immensa delle rete internet del tutto sconosciuta ai quasi tutti gli utenti comuni. Ma di che si tratta?
Dark web che cos’è?
La rete si può rappresentare come un iceberg, per restare in ambiente marino, la cui parte emersa è il surface web, la parte normalmente raggiungibile della rete con i consueti motori di ricerca. La parte sommersa dell’iceberg è il deep web, l’enorme porzione dei siti non indicizzati, si stima circa il 95 per cento dei contenuti che si trovano in rete. Infine c’è il dark web, una piccola parte del deep web, ma che ha bisogno di particolari accorgimenti per essere raggiunto.
Infatti per navigare nel dark web occorre un apposito browser che permetta di rendere anonimo l’ip, cioè il codice che identifica in maniera univoca il computer o il cellulare collegato alla rete informatica che usa internet. Non a caso i normali browser non possono navigare nel dark web. Ma vediamo cosa sono deep web e dark web.
Come detto il primo contiene tutti i siti appena creati e non indicizzati, le pagine cui accedono gli sviluppatori di un sito, i siti privati di un’azienda, quelle a cui per accedere è necessario un login. Per accedere ai suoi contenuti può essere sufficiente un browser normale e conoscere con esattezza l’indirizzo del sito.
Navigare nel profondo
Il secondo invece è la parte oscura e i suoi contenuti possono essere criminali ed estremamente pericolosi per la maggior parte dei navigatori. Come detto è necessario utilizzare una navigazione anonima perché è facile imbattersi in siti di pedo pornografia, di attività connesse allo spaccio di sostanze stupefacente o a siti di vendita illegale di armi.
Oppure essere vittime di hacker e truffatori, o finire infetti da malware e virus informatici che possono compromettere il funzionamento del pc. Per hacker esperti è un gioco da ragazzi aggirare le difese di un normale antivirus e sottrarre informazioni personali e riservate o prendere completamente il controllo di un pc di un navigatore sprovveduto del dark web.
Questo non significa che tutto il contenuto del dark web sia vietato o illecito, ma gran parte può esserlo. In conclusione navigare nel dark web non è espressamente vietato, tuttavia occorre essere esperti e essere consapevoli dei rischi che si corrono. L’illegalità non c’è nella navigazione, ma nell’uso che se ne fa, commettendo reati o atti illeciti.