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Tasse

Bollo auto arretrato, quando arriva la raccomandata e cosa fare

Ecco cosa succede alla notifica della cartella esattoriale relativa all’inadempimento della tassa di possesso dell’auto. Quali alternative vi sono alle sanzioni

Bollo auto (Foto Adobe – pensioniora.it)

Di fronte alle vacanze che si avvicinano nel periodo più tradizionale per partire e per la storica concomitanza con la pausa estiva delle attività lavorative, ogni modalità di viaggio in direzione delle mete di vacanza, entro od oltre confine che siano, presenteranno non pochi disagi, altrettanto tradizionali. Con ansia ma non con entusiasmo, a ridosso della festività di Ferragosto, ogni punto di riferimento per l’avvio verso il relax vivrà il suo specifico intasamento.

Gl aeroporti toccheranno le punte massime delle partenze, con i connazionali in decollo; le stazioni ferroviarie dovranno vedersela con i fisiologici limiti della rete dei treni al massimo della sua capienza di passeggeri; la rete autostradale si affollerà di auto in coda presso i caselli autostradali. Insomma, è sufficiente essere psicologicamente pronti e attendere l’agognata meta dei giorni di svago che seguono immancabilmente all’esodo da casa.

Bollo auto arretrato, dopo la raccomandata ecco cosa fare

Bollo auto (Foto Adobe – pensioniora.it)

Peer gli automobilisti, questi primi giorni di agosto sono giorni roventi, trascorsi a sottoporre il veicolo ad una minuziosa manutenzione prima di immetterla nella lunga maratona di chilometri che separano le città della quotidianità dai luoghi dell’intrattenimento estivo. Tutto deve essere a posto per non incappare in uno sgradevole guasto meccanico nel bel mezzo di un’autostrada e con molto asfalto ancora da attraversare.

Perché no, è necessaria un’attenzione a tutto quanto concerne la burocrazia: controllare (ma bisogna averlo già fatto) che la patente di guida non sia in scadenza proprio nei giorni dell’assenza; e ovviamente che siano in regola la polizza assicurativa e il bollo auto. In entrambi i casi, l’accertamento sulla scadenza dell’una o dell’altra, durante un posto di blocco, comporta l’applicazione di gravi sanzioni.

Bollo auto arretrato, come contestare il pagamento degli arretrati

Bollo auto (Foto Adobe – pensioniora.it)

Ma queste raccomandazioni fanno parte della normalità, che si vada in vacanza o meno. Infatti, è inclusa nella sgradevole routine che una cattiva abitudine come quella di viaggiare con la tassa di possesso del veicolo scaduta si trasformi nel recapito di una cartella di pagamento, appunto, per bolli arretrati. Ecco dunque che la dimenticanza diventa la morosità che arriverà a domicilio tramite la visita di un ufficiale giudiziario o, più comunemente, tramite raccomandata a/r da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Dall’arrivo della busta, ci sono 60 giorni di tempo davanti per contestare il pagamento. In caso di pagamento già effettuato o di vendita dell’auto, il proprietario non deve effettuare il pagamento: può invece esibire un’istanza in autotutela. Quest’ultima, però, non sospendendo i termini per il ricorso, espone al rischio che in caso di mancata risposta dell’Amministrazione, passino i termini del ricorso.

Il persistere del mancato pagamento fa sì che dopo 2 anni, o la Regione o l’Agenzia delle Entrate emettano una cartella esattoriale. Anche per essa, dopo la notifica il titolare può contestare gli importi richiesti entro 60 giorni, richiedendo la mediazione tributaria. In assenza di risposta entro 90 giorni, l’istanza viene depositata alla Commissione Tributaria Provinciale. Trascorsi tre anni, la cartella di pagamento va in prescrizione e si ottiene lo scioglimento del debito. Alla risposta dell’Esattore, si rischia il fermo amministrativo del mezzo o il sui pignoramento, a meno che il mezzo non sia invece cointestato; il fermo dev’essere comunicato entro 30 giorni precedenti.

Pubblicato da
Roberto Alciati