Il documento ISEE è di fondamentale importanza per stabilire la possibilità di accesso o meno a dei benefici economici. Si può intervenire sul calcolo?
l’Italia di oggi ha un welfare che è principalmente basato sul sistema di bonus. Anziché stabilire delle misure durature nel tempo per supportare i lavoratori in difficoltà o i nuclei familiari in disagio economico, si preferisce profondere a più riprese diversi tipi di bonus. Documento cruciale per stabilire se si ha a meno o meno accesso a questi bonus è l’ISEE, ovvero l’indicatore della situazione economica equivalente. l’ISEE dovrà essere presentato in corso di validità entro i tempi prestabiliti, per poter avere la possibilità di ottenere i bonus.
Ultimo esempio eclatante è stato quello dell’assegno unico ed universale. Un beneficio che spetta a tutte le famiglie con figli a prescindere dal reddito. Se il nucleo familiare riesce a dimostrare di avere un reddito basso, man mano che lì se si abbassa si alza l’importo dell’assegno unico mensile. Questo tipo di meccanismo inversamente proporzionale è valido anche per tutti gli altri benefici. L’ISEE non viene compilato da sé, ma è un documento che viene elaborato da un CAF, un patronato, o un professionista abilitato nel campo.
Prima di ottenere il certificato ISEE, il cittadino deve presentare al CAF, al patronato, o al professionista, la DSU, ovvero la dichiarazione sostitutiva unica. Essa è un modulo parzialmente già precompilato, che contiene i dati anagrafici, patrimoniali, immobiliari di tutto il nucleo familiare.
È proprio in base a questa autodichiarazione che viene elaborato l’ISEE. Si consiglia di non omettere nessun tipo di informazione dato che con i sistemi informatici avanzati di oggi l’INPS attua dei controlli uno per uno, in seguito ai quali si può incorrere, nel caso di dichiarazioni non veritiere, anche a penalità gravi quali la reclusione, per appropriazione indebita ai danni dello Stato.
In ogni modo si possono tentare delle strade legali per avere un ISEE più basso, e maggiore possibilità di ottenere dei benefici o delle agevolazioni dal settore pubblico. La prima è incidendo sull’ISEE stesso. Esistono due tipologie di documento ISEE. L’ISEE ordinario e quello corrente. l’ISEE ordinario si basa mediamente sui redditi di due anni precedenti all’anno in corso.
Stesso discorso per la giacenza media ed il saldo del conto corrente bancario. Se nel frattempo ad esempio le finanze di un contribuente sono crollate, e gli può richiedere di farsi elaborare un ISEE corrente, nel quale vengono aggiornati i dati all’anno in corso. Tuttavia questo ha il limite di avere la validità di sei mesi piuttosto che un anno.
Un altro modo per ottenere un ISEE più vantaggioso, è aggiornare il nucleo familiare. Capita non raramente che dei figli che sono andati via di casa abbiano mantenuto la residenza nella casa dei genitori. Aggiornando i dati relativi all’immobile, diminuiranno i componenti del nucleo familiare, e dunque non si sommeranno i loro redditi. Altrimenti si può verificare la questione degli immobili. Se si ha un immobile non utilizzato, lo si può concedere in usufrutto gratuito, evitando così di doverlo inserire all’interno del documento ISEE.