Le proteste dilagano per gli SMS inviati dall’INPS che comunicavano la tempestiva perdita del reddito di cittadinanza
Sono stati inviati oltre 160mila SMS. E se ne attendono altri 80mila per il mese di luglio. Da tutte le parti sono nate proteste spontanee davanti agli uffici dell’INPS. L’ente di previdenza sociale sta inviando le informazioni su cosa accadrà una volta che il reddito di cittadinanza verrà sospeso, per essere sostituito con il reddito di inclusione.
La novità del Governo Meloni sta nell’introduzione delle categorie occupabili e non occupabili. I primi sono tutti i cittadini abili al lavoro con età compresa tra i 18 ed i 59 anni. Tutti gli altri, ovvero i minori, gli over 60 ed i disabili, fanno parte della categoria dei non occupabili. Poi si può dire che esista una categoria ibrida fra le due.
Gli occupabili per età anagrafica e nessuna certificazione di invalidità, che però sono soggetti difficili da ricollocare in tempi brevi. I casi possono essere di ex detenuti, persone che non lavorano da decenni, o similari. In questo caso, entro il 30 giugno, questi occupabili sono stati inseriti in una lista che verrà a breve presa in carico dai servizi sociali e dai Comuni di competenza, per avviare un percorso di inserimento professionale e sociale.
Dunque, riavvolgendo il nastro, per prima cosa sono state identificate le due – tre – categorie. In seconda battuta il Governo ha fatto sì che venisse rimossa la parola ‘congrua‘ relativa all’offerta di lavoro che il beneficiario del reddito di cittadinanza poteva rifiutare. Di conseguenza la prima offerta deve essere accettata, pena la perdita del sostegno economico. Inoltre la categoria degli occupabili ha potuto ottenere il reddito di cittadinanza solo per sette mesi, ovvero fino a luglio, ad eccezione di chi ha avuto nel 2023 il mese di sospensione tra un rinnovo ed un altro. In questo caso può recuperare la mensilità persa ad agosto.
Mentre i nuclei familiari nei quali sia presente almeno un minore, un disabile o un over 60, potranno continuare a ricevere l’accredito del reddito di cittadinanza fino a fine anno, con scadenza al 31 dicembre 2023. Poi arriverà l’assegno di inclusione, dove rimarranno valide al fine delle erogazioni le categorie di occupabili e non occupabili. Coloro che fanno parte della categoria ibrida, ovvero gli occupabili che sono stati segnalati dai servizi sociali e presi in carico dal Comune entro il 30 giugno scorso, dovranno portare avanti dei programmi di formazione professionale. E seguendo l’iter potranno ricevere il reddito di cittadinanza fino al 31 dicembre.
Nonostante queste regole siano chiare da tempo, in questi giorni sono state molte le proteste di piazza di coloro che hanno ricevuto gli sms. Innanzitutto perché alcuni messaggi erano sbagliati. A famiglie che dovevano semplicemente partecipare all’avvio professionale è stato comunicato di essere state prese in carico dai servizi sociali e dal Comune. E questo non ha fatto che generare maggiore confusione. Inoltre, alla fine dell’anno, tutte le famiglie che non avranno diritto al reddito di cittadinanza si troveranno improvvisamente senza un sostegno economico e con la difficoltà reale di trovare un impiego. Ed allora il divario basato sul reddito e sul potere di acquisto sarà ancora più ampio.