Il nuovo servizio online dell’INPS consente di aver accesso all’assegno sociale in maniera più rapida e snella. Come funziona
L’assegno sociale è una misura che ancora sopravvive per aiutare le persone indigenti al di sopra di una certa età a sopravvivere. Ha sostituito quella che si chiamava la pensione sociale. Quest’anno l’importo è aumentato, anche per far fronte all’aumento del costo della vita. Nel 2022 l’assegno sociale corrispondeva a 469,03 euro mensili per 13 mensilità. Cifra che nel 2023 è arrivata a 503,27 euro. L’aumento è importante, ma rende l’assegno in ogni caso insufficiente per uno stile di vita dignitoso, specialmente se il titolare deve anche pagare un canone di affitto. Da quest’anno sarà più semplice richiedere l’assegno sociale. Lo ha promesso l‘INPS tramite un post ad hoc su Facebook ed un comunicato stampa sul proprio portale.
La piattaforma è ancora sperimentale, e potranno per ora accedere solo i singoli cittadini entrando con le credenziali Spid o carta d’identità elettronica. Per il momento intermediari commerciali o caf non possono ancora usufruire del servizio, ma a breve probabilmente potranno farlo. Si ricorda che ai fini della dichiarazione dei redditi l’assegno sociale è esente dall’obbligo di dichiarazione sul modello persone fisiche.
Per accedere all’assegno sociale, e dunque poterlo richiedere, si devono soddisfare una serie di condizioni. Tra le quali la cittadinanza italiana o il soggiorno da almeno 10 anni. Inoltre deve essere comprovato lo stato di disagio economico del nucleo familiare. E il titolare deve avere un’età pari o superiore a 67 anni. La prestazione non è esportabile. Dunque non è erogata se il richiedente vive all’estero. Non può essere ceduta e non è soggetta a reversibilità ai superstiti. Le soglie di reddito per poter accedere all’assegno sociale sono annualmente stabilite dalla legge.
Per il 2023 la cifra corrisponde a un reddito massimo di 6.542,51 euro annui per un pensionato singolo. E 13.085,02 euro annui in presenza di un coniuge. Nel secondo caso ovviamente è richiesto il cumulo dei redditi dei due coniugi. Nel conteggio del reddito non vengono considerati l’indennità di accompagnamento per gli invalidi, la pensione di guerra, i redditi derivanti dalla prima casa ed i trattamenti di fine rapporto per gli ex lavoratori. I tempi di lavorazione sono stati stabiliti nei termini di 45 giorni dall’invio della domanda, che deve essere completa della documentazione richiesta.
L’assegno sociale adesso avrà una piattaforma tutta sua, all’interno del portale INPS. Così annuncia l’ente di previdenza sociale. La procedura è semplificata, dato che dopo aver inserito il codice fiscale, il servizio genererà automaticamente i dati a disposizione dell’ente, mostrando al richiedente se ha diritto o meno al beneficio. E non solo l’anagrafica, ma anche i redditi e tutta la documentazione che l’INPS ha in mano per la presentazione della domanda. Ovviamente questo è un precompilato che può essere modificato nel caso in cui i dati non siano precisi o non corrispondano al vero. La responsabilità della veridicità dell’invio rimane nelle mani del contribuente. Il nuovo servizio precompilato è solo una facilitazione.