L’assegno unico per i figli potrebbe ricevere diverse variazioni migliorative. Le proposte del governo per il 2024
L’Assegno unico ed universale (AUU) per i figli è una misura che ormai è andata al regime, dopo una fase iniziale di confusione. Difatti questa misura è andata ad ingroppare tutti i precedenti bonus per i figli, compreso l’assegno al nucleo familiare erogato direttamente dal datore di lavoro, il bonus bebè, che altri non è che un premio alla nascita, e il bonus mamma domani, che poteva essere richiesto dalle donne a partire dal settimo mese di gravidanza. Si è salvato il bonus asilo, che rimane in vigore e può essere richiesto separatamente dall’assegno unico. Il fatto che sia universale significa che tutte le famiglie con figli ne hanno diritto.
Il documento ISEE è importante per stabilire l’importo del beneficio, non per l’assegnazione dell’assegno unico in sé. Tutti coloro che lo hanno richiesto entro il 28 febbraio 2023, possono contare ad oggi su un importo congruente con il proprio reddito. Mentre invece chi lo ha inviato in ritardo deve attendere gli arretrati, sempre che il documento ISEE sia stato inviato entro il 30 giugno. In caso contrario spetterà esclusivamente la mensilità in corso, conteggiata secondo l’ISEE in corso di validità, senza diritto ad alcun arretrato.
Chi ha diritto agli arretrati, sia perché non ha consegnato l’ISEE entro il 28 febbraio, sia perché l’INPS non ha ancora fatto i ricalcoli in base alle nuove regole ed al nuovo indicatore di reddito, li avrà ricevuti tra il mese di giugno ed il mese di luglio. Questo sulla carta, perché diversi beneficiari non hanno ancora ricevuto sul conto corrente bancario gli arretrati per l’assegno unico. L’INPS imputa i ritardi principalmente ad errori sulla presentazione della domanda, specialmente a digitazioni errate del codice Iban. La richiesta per l’assegno unico può essere inviata direttamente online.
Chi non ha ancora ricevuto gli arretrati dovrà attenderli per il mese di agosto, contestualmente al pagamento della tranche ordinaria. Si ricorda che chi ha fatto la domanda nel mese di agosto dovrà aspettare il mese di settembre per ricevere il primo accredito. Tutti gli altri vedranno l’importo mensile sul conto corrente bancario a partire dalla terza settimana di agosto. Gli ultimi a ricevere l’AUU saranno coloro cui è accreditato sulla carta per il reddito di cittadinanza.
Dopo aver ottenuto gli aumenti per il 2023, adeguando l’assegno unico al nuovo tasso di inflazione, la misura potrebbe variare nuovamente. Ci sono dei lavori in cantiere, finalizzati a sostenere ancora di più la natalità. Difatti il nostro Paese ormai da decenni assiste ad un calo delle nascite sempre crescente. Il Governo Meloni sta preparando delle nuove misure per il 2024, che se andranno in porto potrebbero integrare l’assegno unico, non sostituirlo. Sono ulteriori benefici per le famiglie con i figli.
A partire da chi ha figli fino a sei anni di età. Per loro è previsto un reddito di infanzia, che può arrivare fino a 400 euro al mese. Serve a coprire le spese per i figli nei primi anni di vita. L’assegno di gioventù segue un criterio simile. Serve a sostenere le famiglie con i figli a carico che studiano. È un beneficio che può arrivare a 250 euro al mese dai 7 fino ai 25 anni di età. Ovviamente proporzionalmente al reddito. Questi bonus si andrebbero a sommare all’AUU rendendo ancora più sostanziosi i benefici per le famiglie con prole.