Ecco quali vantaggi sono riservati agli utenti della telefonia mobile che passeranno al nuovo piano tariffario proposto dalla compagnia francese low cost
Come nella vita quotidiana, chi fa un ampio uso di una borsa quando si passa buona parte della giornata fuori casa, lo sa: anche in vacanza, non manca di riempire gli spazi di tutto l’occorrente per tenere in funzione gli apparecchi tecnologici che costellano l’esistenza di ciascuno. E infatti, quelli che vengono tecnicamente denominati accessori sono invece il nutrimento salvavita per i dispositivi elettronici.
Tutto quanto è contenuto nella confezione d’acquisto tra lo scomparto “secondario” – si scopre – non se ne può fare a meno. Fino a costituire la variabile degli spostamenti di una persona: quante volte è capitato di scegliere un locale di intrattenimento, come un bar, un pub o un ristorante, sulla base del fatto che sia presente, addirittura a portata di mano, la presa universale usb o una presa elettrica, ove poter inserire il terminale del caricabatterie dello smartphone, oppure del notebook.
In effetti non si può smentire che nel dinamismo quotidiano, nell’affollata agenda degli impegni giornalieri, non si debba tenere conto di questi fattori all’apparenza banali e non necessari. Pertanto – per tornare alla succitata borsa, è indispensabile che si riservi uno spazio al filo elettrico del caricabatterie, affinché le “tacche” del cellulare siano sempre al massimo e permettano persino una lunga, seppur rara, telefonata.
Ma tanto oggi, come è noto, la carica di uno smartphone sprigionata dalla batteria al litio serve maggiormente ad osservare il video inviato come allegato da un amico, a prolungare la permanenza in un social succhia-elettricità, più che per chiarire a voce una discussione o parlare con una persona che non si faceva viva da tempo. Per analoghe ragioni, anche nel caso del notebook, una fonte di approvvigionamento garantita ha rivoluzionato l’ambiente scelto come luogo di lavoro.
In termini economici come si traduce tutto questo? Meno di quel che si pensi (presunta dipendenza tecnologica a parte). In fondo, si sbaglia se il possesso permanente di apparecchi oggi indispensabili come lo smartphone sia una questione ad appannaggio di giovani che per appartenenza generazionale hanno votato buona parte delle loro attitudini all’ausilio di tali dispositivi.
Semplicemente, anche molti anziani dispongono di uno smartphone e hanno conquistato la loro dimestichezza con app come la messaggistica istantanea: in primis per parlare – anche loro nei nuovi paradigmi della comunicazione – con figli e nipoti; poi, magari, con altri loro coetanei (almeno nei casi medi). Sono proprio queste generazioni che a volte dispongono di poche risorse economiche e pertanto chiedono di suggerirgli un dispositivo che sia economico, in primis; in secondo luogo, che sia semplice da utilizzare.
Anche soltanto per “combattere” con frequenti aggiornamenti di Android o iOS, o delle varie app, un buon numero di giga è la parola d’ordine. O almeno così solitamente è. Per i cari parenti della terza età, adusi alla classica modalità “vocale”, quale buona occasione per coniugare portafoglio e qualità ad una tariffa decisamente conveniente se non con l’offerta di Iliad: l’offerta Voce.
Cosa propone la compagnia mobile francese leader delle tariffe low cost? 40 MB e sms e minuti illimitati. Come dice il consueto slogan, 4,99 euro al mese per sempre. L’unico extra è il costo di attivazione: 9,99 euro. Sono compresi il servizio Mi Richiami, il servizio di segreteria telefonica e di controllo del credito residuo. Per chi viaggia in Europa, vi sono altri 40 MB da sfruttare all’estero.