Bonus mobili, è l’incentivo più amato dal popolo italiano ma quante volte è possibile richiederlo e come funziona, informazioni utili
Il mercato immobiliare nell’ultimo periodo ha visto grossi cambiamenti sopratutto per quanto riguarda il mutuo, infatti i tassi elevati sul prestito personale per l’acquisto sta scoraggiando moltissimi giovani che desiderano realizzare il proprio sogno di avere una propria casa e la loro scelta ricade sempre di più sull’affitto. Tuttavia, una buona parte che ancora riesce ad affrontare questo investimento oltre al mutuo giovani che moltissime banche offrono con tassi agevolati ci sono anche molti incentivi come il bonus mobili che può essere di grande aiuto.
Dopo l’acquisto di un’appartamento le spese di ristrutturazione sono un tasto dolente se non ci ha la disponibilità liquida oppure se nel mutuo non è stato possibile, a causa delle tangenti troppo elevate riuscire a prenderli da quella somma. Tuttavia il Bonus mobili 2023 può essere un’ancora di salvezza. L’agevolazione prevedere una detrazione fiscale di circa il 50% sugli acquisti di immobili, mobili ed elettrodomestici utilizzati per la ristrutturazione della casa. La detrazione è divisibile in rate annuali (massimo 10) e si differenziano in base all’anno in cui sono stati volti i lavori: 2022 10 mila euro, 2023 8 mila euro, 2024 5 mila euro. Per accedere all’incentivo è necessario che i pagamenti siano rintracciabili quindi sì a bonifici sia con conti bancari che carte di credito, ma è severamente l’uso si contanti o assegni.
L’ente competente (Agenzia delle Entrate) ha messo a disposizione dei cittadini tutte le informazioni relative ai documenti necessari per accedere alla prestazione e inoltre può essere affiancato anche ad altri tipi di bonus come quello delle barriere architettoniche, l’eco bonus e tantissimi altri. L’importante è che colui che ha finanziato i lavori abbia pagato con bonifico tutto quello che riguarda il campo edilizio della ristrutturazione oppure un lavoratore professionista per l’esecuzione della ristruttura dell’immobile. Inoltre il bonus è stato creato in modo che di anno in anno la detrazione vada a calare per esempio, nel 2022 si possono detrarre circa 5 mila euro, 2023 4 mila euro e via discorrendo.
Tuttavia oltre a poter usufruire del bonus a livello di ristrutturazioni edilizie riguardanti sia beni privati che pubblici come quella di un’affacciata di un palazzo, può essere richiesto anche per l’acquisto di mobili come arredamento da cucina, soggiorno e tanto altro, anche una determinata fascia di elettrodomestici rientrano come quelli di classe A+++ e F in poi, ma non sono inclusi pavimenti e tendaggi. Per chiedere l’agevolazione è necessario che i lavori siano già in corso, questo permette al richiedente di recuperare in modo graduale la metà delle spese in 10 anni.
Insomma, anche se la vita di oggi è molto più cara e le spese sono quadruplicate, ci sono alcuni aiuti dello stato per venire in contro a coloro che devono affrontare spese onerose come quella della ristrutturazione di una casa, in più il bonus mobili permette di ottenere la metà dei soldi spesi indietro a patto che i lavori siano iniziati e che i pagamenti siano tracciati, può essere richiesto contemporaneamente ad altri incentivi e può essere richiesto tutte le volte in cui c’è l’effettiva necessità. Visitando il sito dell’Agenzia delle Entrate ci sono tutte le informazioni per la documentazione necessaria per la richiesta.