Gli arretrati per l’assegno unico potranno essere ricevuti direttamente sul conto corrente bancario a partire dal mese di agosto, sempre che non siano arrivati nel mese di luglio. Quali sono le date
L’assegno unico ed universale è un beneficio che ha avuto i suoi primi effetti dal 2022, in particolare dal mese di marzo. Anche se la domanda poteva essere registrata dal mese di gennaio 2022. Dopo un iniziale periodo di confusione, il beneficio è andato a regime, così come ammettere l’INPS stessa. A creare dei problemi sono state principalmente le compilazioni delle domande, che hanno ritardato non di poco all’inizio dei pagamenti.
Inoltre i richiedenti che volevano ottenere un importo superiore al minimo, dovevano produrre e inserire nella domanda un ISEE in corso di validità. Chi ha iniziato a percepire l’assegno unico nel mese di marzo 2022 ha presentato l’ISEE in corso di validità entro il 28 febbraio dello stesso anno. Mentre invece, chi lo ha presentato nei mesi successivi, ha dovuto attendere i ricalcoli INPS per poter iniziare ad ottenere l’importo dovuto. Chi è riuscito a produrre entro il 30 giugno il documento che indica il reddito del nucleo familiare ha diritto agli arretrati, mentre chi lo ha presentato da luglio non avrà diritto ad alcun tipo di arretrato.
Chi ha richiesto per la prima volta nel mese di agosto l’assegno unico, si deve ricordare che la prima erogazione avviene nel mese successivo a quello della domanda. Dunque chi ha presentato la richiesta nel mese di agosto, riceverà il primo accredito nell’ultima settimana di settembre. Le altre date previste per il mese di agosto sono spalmate dalla terza settimana in poi del mese.
Dal 28 agosto verrà erogata la mensilità dell’assegno unico per i percettori del reddito di cittadinanza. Chi invece attende l’assegno unico in versione standard accreditato sul conto corrente bancario, deve attendere i pagamenti tra il 18 e il 22 agosto. A patto che non abbia subito delle variazioni riguardo alle ISEE.
L’INPS ha necessità di un po’ di tempo per rielaborare nuovi importi in base al nuovo indicatore di reddito, dunque i pagamenti per chi ha subito delle variazioni di importo rispetto al mese precedente vanno dal 20 agosto al 31 agosto 2023. Chi ha intenzione di controllare la data relativa al proprio caso, può verificare sul fascicolo previdenziale del cittadino, una sezione apposita all’interno del portale INPS al quale il cittadino potrà accedere tramite le credenziali digitali Speed o carta d’identità elettronica.
Come specificato in precedenza, gli arretrati spettano a coloro che hanno inviato l’ISEE in corso di validità entro il mese di giugno. A questi titolari del beneficio spettano gli arretrati, o l’integrazione all’importo, a partire dal mese di marzo. Difatti chi non ha presentato l’ISEE entro il 28 febbraio 2023, anche se già percettore dell’assegno unico, si è visto sospendere il beneficio. Nel mese successivo alla presentazione dell’indicatore di reddito, i pagamenti sono ripresi. Gli arretrati, per chi non li ha percepiti nel mese di agosto, arriveranno insieme all’accredito mensile nella tranche prevista per il mese di agosto.