Il Reddito di Cittadinanza sta giungendo al capolinea per tantissimi occupabili: ma arriva una proroga dall’INPS? Cosa sta accadendo
Che il mese di luglio sarebbe stato un mese spartiacque per quanto riguarda il Reddito di Cittadinanza era cosa risaputa. La fine del settimo mese dell’anno ha infatti portato la sospensione del Reddito di Cittadinanza a tantissimi beneficiari che ora si trovano in balia di dubbio ed incertezze economiche sul futuro.
Nella Legge di Bilancio 2023 il governo Meloni ha infatti stabilito quali dovessero essere i limiti di assegnazione del RdC a seconda della platea di beneficiari in cui si era inseriti. Coloro che sono inseriti nella platea dei non occupabili possono avere il RdC fino al 31 dicembre e poi, successivamente, riceveranno l’Assegno di Inclusione. Discorso del tutto diverso, invece, per gli occupabili.
Se da una parte i non occupabili, ovvero i nuclei familiari con minori, over 60 o disabili a carico passeranno dal percepire il RdC all’Assegno d’Inclusione, discorso diverso e anche più complicato riguarda invece gli occupabili. In questa fascia rientrato tutti coloro i quali hanno tra i 18 ed i 59 anni e non hanno alcun problema a lavorare.
La Legge di Bilancio ha deciso che gli occupabili potranno avere il RdC per soli 7 mesi e senza alcuna possibilità di rinnovo. Ne consegue che tutti coloro che hanno avuto la prima ricarica del RdC a gennaio hanno avuto l’ultima ricarica proprio alla fine del mese di luglio. Queste persone hanno anche ricevuto uno SMS da parte dell’INPS che li avvisava della fine del sussidio.
Parlando in termini di numeri, sono circa 170mila gli occupabili che hanno visto sospendersi il Reddito di Cittadinanza. Per queste persone l’unica chance di continuare a percepire un sussidio è quello di essere presi in carico dai Servizi Sociali entro il prossimo 31 ottobre. In questo caso, infatti, si potrà usufruire del Supporto per la Formazione ed il Lavoro dal valore di 350 euro.
Se da una parte l’INPS ha comunicato quanto appena riportato, dall’altro lato arriva però, a sorpresa, lo stop da parte dei Servizi Sociali dei vari Comuni. In questi giorni di caos da parte degli occupabili, gli uffici pubblici dei comuni sono infatti presi letteralmente d’assalto, soprattutto in Campania.
E’ infatti la Campania, e nel dettaglio Napoli e Provincia, in cui si registra il maggior numero di percettori che hanno perso il sussidio. Parlando sempre in termini di numeri, sono circa 30.000 famiglie ad averlo perso in Campania, 21.000 solo a Napoli. Proprio per questo motivo che molti Comuni hanno chiesto un intervento d’urgenza al Ministero del Lavoro perché la situazione è davvero molto critica.
“Si invitano i cittadini a non recarsi presso l’ufficio Servizi sociali senza essere convocati. Non abbiamo alcuna possibilità di riattivare il Reddito di Cittadinanza sospeso”, fanno sapere dal Comune di Castellammare di Stabia. L’invito è lo stesso per altri comuni campani. I servizi sociali sono sotto organico, fanno sapere da Fp-Cgil, mancano per il 50%. Dunque non c’è nessun automatismo: passare dai servizi sociali non da diritto, in automatico, alla proroga fino a dicembre.