Molti percettori del sussidio al proprio magro reddito stanno ricevendo i messaggi INPS circa l’immediata interruzione delle erogazioni. Ecco chi sono
Proprio nell’addentrarsi più in profondità nel cuore di questa estate, il lavoro dell’INPS non ha tardato, sin dai mesi precedenti, a farsi frenetico e articolato. D’altronde, le questioni di carattere previdenziale sono numerose e ammettono pochi giorni di ferie. Ma su questo si era a conoscenza sin dall’inizio di quest’anno: era prevedibile che il poderoso aggiornamento ISTAT degli importi previdenziali su base degli indici al consumo e l’inflazione, avrebbe richiesto un allineamento molto lungo, dato il credito necessario da destinare a molti utenti dell’ente.
Lo sanno bene i pensionati: le prestazioni previdenziali – per così dire – ordinarie, sono state rivalutate con ritardi tutto sommato sostenibili, rispetto alle risorse spese. Diversamente, soltanto a partire dal 1° agosto, saranno aggiornati i cedolini delle pensioni minime, secondo le direttive dettate dalla legge di bilancio 2023, ovverosia mediante l’applicazione di un doppio indice percentuale di aumento:+1,5% destinato ai pensionati fino a 75 anni; +6,4% di incremento per i minimi over 75, con i ratei mensili che sfioreranno i 600 euro.
La tornata di agosto è particolarmente fortunata per i ratei pensionistici più bassi, dato che nei cedolini dovrebbero pervenire anche gli arretrati dei mesi precedenti, sempre inerenti agli aggiornamenti assimilati nelle competenze; inoltre si dovrebbero aggiungere anche ulteriori integrazioni derivanti dai riconteggi basati su fattori anagrafici e sulle ultime acquisizioni derivanti dalle recenti variazioni ISEE.
Parallelamente, gli aggiornamenti coinvolgono anche altre misure di supporto erogate dall’INPS, molto utili, specie alle famiglie. La più emblematica è rappresentata dall’Assegno Unico per i nuclei familiari con figli minori o disabili a carico. Anche in questo contesto, la disponibilità del credito nelle casse INPS ne determina i tempi di accredito. Sotto altri termini, invece, si sta pienamente realizzando l’importante aggiornamento sul Reddito di Cittadinanza.
Mentre giungono nelle tasche degli interessati gli ultimi conguagli, la chiusura di luglio segna la cessazione di moltissime erogazioni del sostegno ai nuclei colpiti dal progressivo impoverimento e in possesso di redditi molto bassi. L’esordio di agosto segna lo stop nella regolarità di queste erogazioni; prelude invece a settembre, quando inizieranno i pagamenti delle prime nuove misure che entreranno a pieno regime dal 1° gennaio 2024.
Da settembre, l’INPS inizia l’erogazione del Supporto Formazione Lavoro per i soggetti occupabili, tra i 18 e i 59 anni; per l’Assegno di Inclusione, destinato ai soggetti non occupabili, ovverosia disabili, over 60 e minorenni, bisogna attendere il 1° gennaio 2024. Per entrambi il reddito annuo ISEE richiesto è fino a 6mila euro (9.360 euro, complessivamente, nel caso di nuclei familiari).
Ai percettori RdC, l’avviso della sospensione del sostegno sta arrivando tramite un annuncio inviato dall’INPS tramite sms e proseguirà nei mesi seguenti. I soggetti coinvolti sono i percettori che ricevono il RdC per sole 7 mensilità nell’arco del 2023. La possibilità che il Reddito si prolunghi è dato dal fatto che alcuni soggetti possano essere presi in incarico dai Servizi sociali dei Comuni: per costoro, il contributo si prolunga fino alla fine di dicembre. Così come l’sms è arrivato tra il 27 e il 28 luglio, così negli stessi giorni dei prossimi mesi perverranno nuove comunicazioni.