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Cosa fare se il proprio vicino ha il tetto in eternit o amianto

Cosa bisogna fare se si viene a conoscenza che il vicino di casa ha il tetto della propria abitazione in eternit o amianto? Tutte le precauzioni da prendere per proteggere il nucleo familiare

Eternit o amianto, cosa fare se il proprio vicino di casa lo ha nel suo tetto (Canva) – Pensioniora.it

Dal 1992 in Italia è stato vietata la produzione di eternit o amianto per ogni tipo di settore che potrebbe utilizzare questo materiale, e nel 1994 è severamente vietato sia venderli che installarli. Grazie alla scienza che è continuata a svilupparli ad oggi ci sono tantissimi tipi di materiali che possono essere utilizzati al suo posto ed essere non solo una valida alternativa ma che non nuoce alla salute della popolazione. Ma perché questi tipi di materiali sonno stati bandati e tagliati fuori dalla produzione e dall’installazione? Prima di tutto è importante sapere che questo tipo di materiali sono altamente nocivi per la salute, infatti se vengono inalati le sostanze liberare dall’eternit, può provocare gravi danni come tumori ai polmoni, gravi problemi respiratori e intossicazioni da amianto che possono risultare fatali. Quindi, cosa fare se si scopre che il proprio vicino di casa ha un tetto di amianto?

Tetto in eternit o amianto, cosa succede se è il tuo vicino ad averlo?

Eternit o amianto, cosa fare se il proprio vicino di casa lo ha nel suo tetto (Canva) – Pensioniora.it

Grazie alle regole vigenti, ad oggi non è più possibile installare prodotti che abbiamo l’eternit o amianto, tuttavia se sono costruzioni prima del 1992 probabilmente potrebbero ancora oggi presentarne tracce ed essere pericolosi per la salute propria tenendo conto degli effetti altamente gravosi come il cancro e problemi respiratori. Alla luce dei fatti, come comportarsi quindi col proprio vicino?

Come prima cosa un’approccio tranquillo e sereno fornendo ogni sorta di informazione su questi tipo di materiale e le principali conseguenze che può causare se l’inalazione diventa costante e prolungata nel tempo. Il dialogo è il primo passo per affrontare e risolvere le cose in modo pacifico e risolutivo, tuttavia il vicino potrebbe non essere d’accordo o non voler prendere provvedimenti. Secondo le leggi la rimozione può anche non avvenire ma l‘ASL di competenza di quel territorio deve esserne a conoscenza per agire in termini di salvaguardia della salute.

Quindi, se il vicino non è aperto al dialogo si può procedere con l’informare le autorità locali, creare un comitato di quartiere in modo da agire quanto più tempestivamente possibile per salvaguardare la salute di tutta la zona. In questo caso si potrebbe procedere alla rimozione in sicurezza dell’amianto attraverso procedure specifiche. Se la situazione dovesse diventare ai limiti del ragionamento per cui il vicino non voglia minimamente collaborare, allora si potrebbe procedere anche legalmente in modo da far valere i propri diritti per la tutela della salute.

Nel frattempo che la legge faccia il suo corso ci sono alcuni accorgimenti che si possono considerare per evitarne l’inalazione, come prima cosa tenere le finestre della propria abitazione chiuse nelle giornate di vento forte, per evitare il contatto diretto e non far giocare i bambini nella zona del tetto con amianto, una volta tornati nella propria abitazione è importante lavarsi accuratamente le mani per eliminare i residui che potrebbero accumularsi su di esse.

Pubblicato da
Francesca Petriccione