Ecco quando i percettori dell’indennità di disoccupazione riceveranno l’assegno nel corso del mese di agosto. Il giorno previsto dal calendari INPS
Con il mese di agosto alle porte si sta aprendo il mese eletto delle vacanze per una bella fetta di cittadini; in special modo, sono i lavoratori, inseriti in quei contesti professionali dove vige la consuetudine della pausa estiva in vista delle tradizioni ferie d’agosto, e dunque intorno alla festività di agosto, ad essere in procinto delle partenze, che come di consueto saranno caratterizzate da un affollato esodo (qualsiasi mezzo di trasporto preveda).
Ma le prossime settimane richiederanno ancora qualche attimo di lucidità e attenzione prima di dedicarsi completamente allo svago. O almeno così sarà per molti utenti dell’INPS: come i pensionati, ad esempio, che dal 1° agosto saranno piacevolmente impegnati nel ritiro dei ratei del trattamento previdenziale non privo di novità, per una parte della platea. Si sta parlando, in particolare, delle pensioni minime.
Le principali difficoltà che hanno tratteggiato la prima metà di quest’anno sono rappresentate dal fatto che la previdenza è impegnata nell’allineamento delle misure economiche rispetto all’innalzamento dei costi sul consumo e al relativo calo del potere d’acquisto. Pertanto l’adeguamento ISTAT, nonostante l’anticipo dell’applicazione di un trimestre rispetto alla prassi, ha prodotto una mole di integrazioni difficilmente affrontabile dalla disponibilità del credito depositato nelle casse INPS.
Le più recenti, quelle che appunto approderanno nei cedolini di agosto, riguardano le pensioni minime, da mesi in attesa della rivalutazione. I pensionati interessati troveranno i loro importi aumentati del doppio indice previsto: 1,5% in più per i percettori fino a 75 anni; 6,4% per i pensionati over 75. Quello che è ampiamente avvenuto sul fronte pensionistico, però, non ha avuto ampiamente luogo negli stipendi, se non fosse che nel corso del 2022 sono stati rinnovati alcuni contratti di categoria (perlopiù sul fronte della Pubblica Amministrazione).
Soltanto nel prossimo dicembre, le buste paga – quindi, soltanto nel settore dipendente – verrà applicato il taglio del cuneo fiscale contributivo, nel quale saranno applicate due percentuali di riduzioni delle trattenute: del 7% per i redditi annui fino a 25mila euro; del 6% sui redditi oltre i 25mila euro e fino a 35mila euro all’anno. Di certo le fasce di popolazione che preoccupano di più sono quelle che chiamano in causa disoccupati e inoccupati.
In virtù del lavoro quale prima prerogativa costituzionale, il sistema previdenziale nazionale prevede delle indennità di disoccupazione provvisorie, di cui la più nota è la Naspi, ma non sono meno diffuse Dis-coll e indennità di disoccupazione agricola. La Naspi si può richiedere in caso di licenziamento involontario, con giusta causa, già dall’ottavo giorno successivo all’interruzione del rapporto di lavoro.
La decorrenza è mediamente di sei mesi, sebbene alcuni contratti nazionali di lavoro prevedono durate ultrasemestrali. Dall’INPS si riceve un assegno mensile pari al 75% della media di quattro anni di buste paga, dal settimo mese, l’importo del contributo diminuisce del 3% rispetto al mese precedente. L’appuntamento ad agosto è dunque anche per i percettori di questa misura: non esistono scadenze prefissate in merito, ma come ogni mese, le erogazioni avverranno tra il 1° e il 10 agosto. Gli accrediti, infatti, dipendono altresì da fattori soggettivi, come ad esempio la data di presentazione della domanda.