Queste le comunicazioni che l’Agenzia delle Entrate sta inviando a milioni di contribuenti, che cosa succede
L’arrivo di una comunicazione da parte dell’Agenzia delle Entrate in genere non è salutata con particolare entusiasmo. Si teme l’arrivo di notizie infauste che spesso corrispondono al pagamento di sanzioni e interessi. Ma non necessariamente, magari possono essere gli avvisi di conguagli a credito per imposte pagate maggiori di quelle dovute al Fisco.
Comunque è notizia di questi giorni l’invio di circa 3 milioni di lettere a cittadini entro il 2024. E in effetti la notizia si completa con un altro dettaglio che emerge dalle cronache. Insieme all’invio delle comunicazioni insieme alle missive sono in programma 60mila verifiche congiunte tra Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza. Non solo programmati inoltre 320mila controlli sostanziali con il fine di contrastare la sottrazione della base imponibile e fare un quadro territoriale del fenomeno evasivo.
L’obiettivo dichiarato delle lettere inviate è spingere i contribuenti all’adempimento spontaneo. Le comunicazioni in questione sono conosciute anche come lettere di compliance e altro non sono che un invito rivolto al cittadino che le riceve, a regolarizzare in maniera spontanea la propria posizione, una sorta di avviso bonario quindi.
Con queste missive l’Agenzia delle Entrate avverte il contribuente che sono state registrate delle anomalie e delle irregolarità nella dichiarazione dei redditi. Ma come emergono queste problematiche? In genere, le anomalie coinvolgono delle omissioni e delle difformità emerse dal confronto tra quanto dichiarato dal cittadino e le informazioni e i dati in possesso del Fisco nei propri archivi elettronici.
Lo scopo della lettera di compliance serve proprio a spingere il contribuente a sanare spontaneamente la propria posizione prima dell’avviso di accertamento, sfruttando lo strumento del ravvedimento operoso con i suoi tempi e procedure (prima si paga più consistente la riduzione delle sanzioni). Si tratta quindi di una opportunità che l’Agenzia delle Entrate mette a disposizione del contribuente che appare in posizione irregolare ed evitare le ulteriori lungaggini e sanzioni derivanti dagli accertamenti formali.
La lettera dell’Agenzia contiene delle informazioni delle quali tener conto nella procedura successiva: l’anomalia emerse dal confronti dei dati; il numero identificativo della comunicazione; i redditi che non risultano dichiarati dal contribuenti; una tabella con i dettagli delle tipologie di reddito a cui fanno riferimento i redditi indicati dalla corrispondenza.
Ma le informazioni contenute nella lettera dell’Agenzia delle Entrate non si esauriscono qui: si trovano allegate anche tutte le istruzioni per utilizzare il “Cassetto fiscale” del contribuente, di “CIVIS” e delle istruzioni per compilare la dichiarazione integrativa. Gli sbagli ed e irregolarità nella dichiarazione dei redditi si correggono nel seguente modo:
Da ricordare che nel modello F24 nel campo apposito va indicato il codice dell’atto indicato in alto a sinistra nella comunicazione dell’Agenzia. In questo modo si esercita la possibilità di ravvedimento operoso che, va ricordato, consente di pagare sanzioni minori rispetto a quelle che spetterebbero nell’eventualità che fosse direttamente il Fisco a emanarle.