Ecco quali sono le regole sul fronte della rateizzazione possibile per calmierare il pagamento dei contributi in maniera sostenibile. Quando l’ultima rata
Dopo quasi un mese, dopo quasi quattro settimane arroventatissime, con temperature tropicali, fuori stagione e fuori da sempre rispetto all’habitat italico (contornato altresì da temporali devastanti), ecco che si riparla, anche a ridosso delle vacanze, di pensioni. Sì, l’avvicinamento con la settimana delle erogazioni è vicina ed inoltre il calendario previdenziale conta di terminare le operazioni in soli quattro giorni.
Non è un caso che il calendario INPS, infatti, sarà insolitamente breve, oltre che uguale per tutti, sia per coloro che avranno l’accredito brevi manu sia per coloro che ricevono l’accredito diretto sul conto corrente bancario o postale. I giorni saranno dunque i seguenti: martedì 1° agosto 2023, per i cognomi dalla A alla C; mercoledì 2 agosto 2023, per i cognomi dalla D alla K; giovedì 3 agosto 2023, per i cognomi dalla L alla P; venerdì 4 agosto 2023, per i cognomi dalla Q alla Z.
Dichiarazione redditi, si possono pagare tasse con 12 rate mensili?
C’è qualcosa di particolare in questo appuntamento con le pensioni? In effetti, sì, e molto. In molti cedolini di agosto si riverserà il lavoro svolto nei mesi precedenti effettuato dall’INPS. Innanzitutto, oltre a ricevere l’importo aggiornato secondo la rivalutazione ISTAT su base dei consumi e dell’inflazione, con la competenza regolarmente allineata, si darà corso alle integrazioni degli mesi arretrati che non sono state accreditato nella calendarizzazione di luglio.
Ai soggetti interessati, bisogna includere finalmente anche i riceventi della pensione minima, i quali vedranno gli aumenti più annunciati sui loro ratei, sulla scorta degli indici previsti dalla legge di bilancio 2023: un rialzo dell’1,5% per i pensionati fino a 75 anni; l’incremento del 6,4% per gli over 75, con i cedolini che si attesteranno a poco sotto i 600 euro mensili.
Dichiarazione redditi, quante rate prevede realmente il pagamento delle tasse?
L’occasione sarà buona in alcune posizioni pensionistiche per ricevere i primi crediti di imposta relativi ai contributi IRPEF. Sono infatti quelle somme che l’INPS trasmette direttamente al contribuente, relative alle restituzioni dei contributi dovute ad eccedenze di versamento nel corso della presentazione nell’anno precedente. Proprio in questo ambito si inserisce il passaggio alla fase successiva relativa alla dichiarazione dei redditi.
Il 31 luglio 2023 rappresentata il termine ultimo per trasmettere telematicamente i modelli 730, 740 Unico e RED; i successivi inoltri saranno soggetti a sanzioni e interessi aggiuntivi per ogni giorno fino alla data del primo versamento, che saranno parzialmente compensati dal ricorso del ravvedimento operoso. Già dalla scadenza del 20 a quella del 31 luglio 2023, occorre aggiungere un interesse dello 0,4% estrapolato dall’importo dovuto.
Parallelamente, come accennato, si inizia a dar corso ai pagamenti relativi agli eventuali rimborsi dei crediti di imposta, relativi tanto alle somme, nei limiti della franchigia, delle spese oggetto di detrazione, quanto le restituzione a credito dei contributi IRPEF versati in eccedenza. Dall’altra parte, i contribuenti stanno avviando i pagamenti tramite l’apposito modello F24. Si può scegliere tra la soluzione unica e il piano di rateizzazione. A seconda dei tempi di consegna, le rate sono previste complessivamente in numero di 5 o 6, una al mese, da pagare entro l’ultimo giorno mensile. Ebbene, non è possibile rateizzare per più moduli di pagamento, tantomeno in 12 mesi. La prima scadenza rateale è quella del 31 luglio 2023.