Quante rate si ottengono per il pagamento delle imposte in dichiarazione dei redditi, ecco come regolarsi in un caso simile
Come ogni anno dipendenti e pensionati si sono trovati alle prese con la dichiarazione dei redditi da trasmettere per via telematica all’Agenzia delle Entrate entro la data del 2 ottobre (la scadenza è il 30 settembre, ma cadendo di sabato è stata posticipata al lunedì). La dichiarazione nella sua versione precompilata è stata messa a disposizione dei contribuenti fin dal 2 maggio.
Quindi a partire dal giorno 11 maggio è stato possibile accettarla o modificarla, inviandola direttamente dal sito. In dichiarazione si può avere dei conguagli a credito, se l’imposta versata è maggiore di quanto dovuto o a debito se al contrario l’imposta già versata non è sufficiente a coprire tutta la somma. In tal caso non resta che pagare il debito. Nel caso di presenza del sostituto d’imposta è questo che si occupa di trattenere quanto dovuto. Altrimenti è il contribuente a dover pagare usando un modello F24.
Se risultano, in sede di dichiarazione, delle imposte Irpef ancora da versare si può evitare di avere un’unica trattenuta dover versare in un’unica soluzione il debito. La scelta della rateizzazione può essere comoda per spalmare su più mesi il debito, però bisogna ricordare che nelle rate successive alla prima si applicano degli interessi pari allo 0,33 per cento al mese. Una cifra che in apparenza appare piccola, ma che può pesare.
Poi c’è da sapere che per avere il maggior beneficio possibile da questa operazione occorre trasmettere la dichiarazione dei redditi il prima possibile. Le regole delle rateizzazioni seguono quelle del saldo e del primo acconto delle imposte sui redditi. Il numero massimo di rate ottenibili è 6, ma occorre aver presentato la dichiarazione molto presto fin dal maggio. Infatti il pagamento della prima rata è previsto per il 30 giugno, mentre per l’ultima non si può andare oltre il 30 novembre.
Quindi solo chi presenta la dichiarazione entro maggio può rateizzare in 6 quote e versare la prima il 30 giugno. Le date dei versamenti sono 30 giugno (1^ rata), 22 agosto (2^ rata), 31 agosto (3^ rata), 30 settembre (4^ rata), 31 ottobre (%^ rata), 30 novembre (6^ rata).
Quindi per sfruttare al meglio l’opportunità del pagamento rateizzato si deve procedere alla presentazione della dichiarazione dei redditi nel più breve tempo possibile. Se si invia il modello a luglio, la possibilità di avere delle dilazioni diminuisce, in quanto la scadenza del pagamento resta il 30 novembre e le rate diventano quindi di meno, ma più ingenti. I versamenti devono essere effettuati attraverso i modelli F24.
Sul sito dell’Agenzia delle Entrate è possibile pagare contestualmente alla presentazione se si sceglie l’invio del precompilato oppure è possibile stampare il modello F24 e pagare con le modalità consuete. Si può anche scegliere di fruire della consulenza di un Caf o di un professionista abilitato.
Questi inviano direttamente il modello F24 all’Agenzia delle Entrate o entro 10 giorni precedenti il pagamento danno l’F24 al contribuente che può pagare presso gli sportelli delle banche, negli uffici postali o mediante i servizi online delle banche, di poste o dell’Agenzia delle Entrate.