Molti Comuni italiani hanno già iniziato ad inviare le lettere ai beneficiari della Carta Acquisti Solidale INPS: ecco i requisiti per ottenerla
Gli italiani che versano in una situazione di povertà tale da avere difficoltà anche a mettere un pasto caldo in tavola sono davvero tanti e aumentano ogni mese sempre di più. Gli ultimi tre anni hanno poi dato il colpo di grazia a queste famiglie che giù versavano in condizioni economiche disagiate.
Prima la pandemia da Covid-19 ha portato con sé non solo l’emergenza sanitaria ma anche economica con tante attività commerciali chiuse per lockdown. Poi la guerra tra Russia ed Ucraina ha comportato l’aumento delle materie prime che si è trasformata in aumenti del costo delle bollette e nell’inflazione. In questo scenario critico il governo Meloni ha pensato ad un aiuto concreto per aiutare questi nuclei familiari: la Carta Acquisti Solidale INPS.
La Carta Acquisti Solidale dell’INPS è nata come iniziativa del Ministero dell’Agricoltura e quello dell’Economia per aiutare le famiglie che versano in una situazione di povertà tale da non riuscire a fare nemmeno la spesa, o di farla con molte restrizioni. La Carta, che prende il nome di “Dedicata a te”, è ricaricata con 382,5 euro che servono per l’acquisto di beni alimentari di prima necessità.
La lista dei beneficiari della Carta è stilata dall’INPS e dai vari Comuni italiani in base all’ISEE e al numero di persone che compongono il nucleo familiare e, per ottenerla, non bisogna fare assolutamente nulla. Sono infatti i Comuni a rendere noto l’elenco dei beneficiari facendo arrivare una comunicazione direttamente a casa degli interessati.
In altri casi i Comuni pubblicano un vero e proprio elenco dei beneficiari (indicando il numero di protocollo per questioni di privacy) che è pubblicato sui vari albi pretori. Tutti coloro che ricevono la raccomandata a casa o vedono la propria idoneità attraverso il proprio numero di protocollo, dovranno recarsi presso gli uffici postali a ritirare la carta.
La Carta Acquisti Solidale dell’INPS è infatti una vera e propria Postepay che dovrà poi essere attivata entro il 15 settembre per evitare di perdere tutti i soldi necessari per la spesa. Lo ricordiamo, la carta è ricaricata con 382,5 euro una tantum, questo significa che una volta spesa questa cifra il beneficio terminerà, salvo proroghe.
I Comuni inviano le raccomandate a casa dei beneficiari della carta seguendo un ordine ben preciso di priorità: tale ordine tiene conto dei requisiti stabiliti dal decreto del 18 aprile 2023. Il primo requisito per avere la carta in modo prioritario è che il nucleo familiare di assegnazione deve essere composto da almeno 3 persone. Secondo requisito è l’ISEE che non deve essere superiore a 15mila euro.
Nel dettaglio, hanno più probabilità di avere la carta i nuclei familiari composti da non meno di tre componenti, di cui almeno uno nato entro il 31 dicembre 2009, priorità è data ai nuclei con indicatore ISEE più basso. Poi i nuclei familiari, composti da non meno di tre componenti, di cui almeno uno nato entro il 31 dicembre 2005, priorità è data ai nuclei con indicatore ISEE più basso. Infine i nuclei familiari composti da non meno di tre componenti, priorità è data ai nuclei con indicatore ISEE più basso.