I percettori del reddito di cittadinanza nel mese di luglio potrebbero ottenere 150 euro di più. A chi sono destinati
Del reddito di cittadinanza ormai rimangono solo alcuni strascichi. Nonostante la misura sia attiva fino alla fine dell’anno, molte persone già hanno terminato di percepirla. Si tratta dei cosiddetti soggetti occupabili. Ovvero i cittadini abili al lavoro o un’età compresa tra i 18 e di 59 anni. La legge bilancio di quest’anno per loro ha deciso che il reddito di cittadinanza sarebbe stato erogato soltanto per sette mesi. Ed il settimo mese è arrivato con luglio.
Coloro che in questi mesi dell’anno, nonostante fossero occupabili, hanno avuto il mese di sospensione tra i primi 18 mesi e la nuova tranche, potranno usufruire del mese ulteriore a compensazione della mensilità di sospensione. Dunque agosto potrebbe essere l’ultimo mese. Tutti gli altri, ovvero i soggetti reputati non occupabili, o i nuclei familiari che abbiano almeno una persona minore, invalida, o over 60 anni all’interno dei propri componenti, potranno beneficiare del reddito di cittadinanza fino alla fine dell’anno. E poi niente più. Il reddito di cittadinanza verrà sostituito dall’assegno di inclusione. Che avrà dei presupposti diversi e anche degli importi differenti rispetto al precedente reddito di cittadinanza.
l’INPS fa sapere che alcuni soggetti potrebbero ricevere nel mese di luglio 150 euro di maggiorazione rispetto all’importo predeterminato del reddito di cittadinanza, direttamente sulla rdc card. Coloro che a luglio si trovavano alla prima ricarica, hanno ricevuto l’accredito intorno al 14 – 15 luglio. Gli altri dovranno attendere la fine del mese. Ed alcuni di essi potranno ottenere i 150 euro di maggiorazione.
Essi derivano dall’aumento determinato dal tasso di inflazione, che doveva essere erogato all’inizio dell’anno. Chi non ha già ricevuto l’aumento dei 150 euro dovrà aspettarselo nel mese di luglio. Non avranno i 150 euro in più tutti coloro che non hanno più diritto al reddito di cittadinanza. Oppure i soggetti decaduti dal beneficio a causa del rifiuto di un’offerta di lavoro, o se sono stati pizzicati a svolgere un lavoro a nero mentre erano percettori del beneficio.
Tutti gli altri casi di esclusione dai 150 euro che erano previsti dalla legge bilancio per compensare l’aumento del costo della vita sono coloro che hanno commesso delle irregolarità rispetto ai patti per ottenere il reddito di cittadinanza, come ad esempio l’assenza dai corsi obbligatori di formazione o la mancata sottoscrizione del patto per l’impiego o della messa a disposizione immediata.
Tutti coloro che termineranno di avere il reddito di cittadinanza a dicembre potranno richiedere l’assegno di inclusione. Una misura simile ma che, come dice il governo, sarà a personam e non necessariamente a tutto il nucleo familiare. Ciò significa che l’importo verrà sì determinato in base all’ISEE, ma l’erogazione sarà personale. In ogni caso per la maggior parte degli attuali percettori, le cifre saranno probabilmente molto più basse. Le regole specifiche devono essere ancora messe nero su bianco ed ufficializzate.