Nelle ultime settimane sono cominciate a trapelare le prime indicazioni sulla nuova veste dell’abbonamento radiotelevisivo. Ecco quali sono le indiscrezioni
A poca distanza dal grande esodo delle vacanze che si avrà nell’affollata settimana di Ferragosto, per molti vacanzieri sono iniziati i giorni della preparazione dei primi bagagli e di molto altro. Sì, perché è opportuno organizzare anche la propria assenza da casa: è bene saldare tutti i conti, senza tralasciare niente che possa rimanere in sospeso durante le settimana di relax lontano dalla propria abitazione.
Si pensi a saldare le bollette delle utenze senza aspettare il termine di scadenza; certo, se all’utenza è stata attribuito l’addebito automatico sul conto corrente, non è necessaria alcun ansia: l’addebito avviene entro i tre-cinque giorni successivi la scadenza. In caso vi sia il bollettino, sarà il caso di non indugiare ulteriormente e procedere al pagamento. Analogamente, l’urgenza si richiederà anche nel caso si palesi – quasi all’ultimo minuto – una corrispondenza dall’Agenzia delle Entrate.
Insomma, sarà fondamentale poter tornare a casa, riposati, dopo aver ripreso il proprio gatto dalla custodia dell’amico o del vicino, e non ritrovare un’utenza domestica staccata, oltre a non aver trovato intimazioni di pagamento nella cassetta postale. Nel frattempo, cosa si sarà fatto in vacanza? Ci si augura tutto quello che è solitamente impossibile nella routine frenetica del resto dell’anno: a partire da molto relax, piacevole attività fisica e approfondire i rapporti umani.
A dir la verità, sarebbe auspicabile che si sfrutti il luogo di vacanza per godersi passeggiate all’aria aperta e beneficiare di un intenso sguardo al panorama. In sostanza, si tratta di marcare nettamente quelle che sono le abitudini, spesso stantie e gradevoli allo stesso tempo, della città: come non riferirsi, ad esempio, alla televisione? Semprerebbe naturale associare al completo relax, la lunga maratona di serie tv, come se si approfittasse del periodo di malattia come l’influenza, o di giorni invernali oscurati da intensi temporali.
A questo qui pro quo si potrebbe cadere facilmente, continuando a sfruttare l’abbonamento televisivo regolarmente pagato sui contenuti a pagamento di questa o quella piattaforma. Mentre molto meno piacevolmente si avrebbe la voglia di correre a pagare il canone Rai. Per questa ragione, negli ultimi anni sono stati trovati trucchi per imporlo a chi ha una grande dimestichezza con l’evasione delle tasse.
Per questo, dal 2016, il canone è rimasto saldato all’importo della bolletta elettrica, con tutti i rischi di confusione nelle spettanze. Certo, per la verità, l’iniziativa dell’allora. governo Renzi ha avuto come contropartita quella di abbassare l’importo a 90 euro (tra i canoni più bassi nella media europea) e un ampio margine di rateazione. Questo, finché laa Commissione Europea non ha convinto l’Italia a fare marcia indietro.
E dal 2024, il canone Rai torna un importo autonomo (riproponendo i rischi degli inizi). Tuttavia, a meno di sei mesi dal nuovo anno, non si conoscono né il nuovo importo né le nuove modalità di pagamento. Circa queste ultime, si pensa di trasformarlo in un codice tributo per la dichiarazione dei redditi. Sull’importo non si sa ancora nulla, tranne che sarà quasi certamente aumentato. In compenso, si sta discutendo per la riduzione delle somme arretrate verso chi deve mettersi in regola.