Blackout elettricità, in questi casi ti spetta un rimborso

Cosa succede in caso di blackout prolungato, come e quando si può ottenere un rimborso per la mancanza di corrente elettrica

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Blackout (Foto Adobe – pensioniora.it)

In queste settimane, alcune delle conseguenze del clima molto caldo in gran parte del Paese sono stati i frequenti blackout che hanno coinvolto le città, con lunghe ore di attesa prima del ripristino del servizio. I consumi elettrici in forte aumento, per l’utilizzo massiccio di elettrodomestici necessari per contrastare l’afa, sottopongono la rete elettrica a sovraccarichi e guasti che nei casi più gravi determinano le interruzione della corrente.

L’esperienza del blackout è capitata a chiunque e fortunatamente si risolve in breve tempo, contattando il fornitore del servizio o chi gestisce gli impianti, ma cosa accade se l’interruzione del servizio si prolunga nel tempo? Oltre ai disagi derivanti dall’assenza dell’elettricità, si interrompono attività e lavoro, si deteriorano alimenti conservati in frigorifero, insomma si determinano danni e disagi che possono diventare pesanti, nel caso di blackout molto lunghi.

Rimborso da richiedere in caso di rimborso

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Blackout (Foto Adobe – pensioniora.it)

Nel caso di blackout durato ore si può ottenere un rimborso al proprio fornitore per i danni e il disagio. L’indennizzo spetta ai titolari di utenza per la fornitura di energia elettrica che hanno subito un’interruzione del servizio della durata minima di 8 ore continuative. Il rimborso è emesso da Arera (Autorità di regolazione elettricità rete e ambiente) ed erogato in bolletta direttamente dal distributore di elettricità al cliente.

Gli indennizzi vanno da 30 a 600 euro per le famiglie, mentre raggiungono i 6mila euro per le aziende. Ma il rimborso dipende da alcune variabili e modulazioni che cambiano a seconda delle aree dove avviene il blackout e della sua durata. L’indennità si ottiene se l’interruzione della corrente elettrica è di durata superiore agli standard indicati da Arera. Gli standard appunto è la durata delle interruzioni che se superata, dà diritto a fruire dell’indennizzo.

Gli standard dipendono dal titolare del rimborso. Per le famiglie le interruzioni senza preavviso cambiano in base al territorio coinvolto dal blackout:

  • Comuni con più di 50mila abitanti ad “alta concentrazione”, durata minima del disservizio 12 ore;
  • Comuni con una popolazione tra 5mila e 50mila abitanti a “media concentrazione”, durata minima del blackout 8 ore;
  • Comuni con meno di 5mila abitanti e aree rurali a “bassa concentrazione”, durata minima dell’interruzione 16 ore.

Nel caso di blackout con preavviso l’interruzione deve durare almeno 8 ore per avere il rimborso. Per le imprese si applicano gli stessi standard delle utenze domestiche, se utilizzano bassa tensione. Altrimenti nel caso di media tensione gli standard sono 4, 6 e 12 ore.

Quanto si ottiene di indennizzo

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Blackout (Foto Adobe – pensioniora.it)

Quando si superano gli standard previsti dai regolamenti, il rimborso avviene in automatico, le famiglie hanno 30 euro di rimborso, più altri 15 euro per ogni blocco di 4 ore oltre gli standard. Il rimborso massimo è di 300 euro. I consumatori e le imprese con potenza fino a 100 kW, ottengono 100 euro, più 75 euro ogni blocco da 4 ore, fino a un massimo di 1000 euro.

I consumatori con potenza superiore a 100kW, hanno 2 euro ogni kW, più 1 euro ogni kW per ogni 4 ore di blackout, fino a un massimo di 3mila euro. Infine le imprese con potenza superiore a 100 kW, con rete a media tensione, hanno 1,50 euro ogni kW, più 0,75 euro ogni 2 ore, fino a un massimo di 6mila euro.

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