Non sono in arrivo buone notizie per alcuni percettori del Reddito di Cittadinanza che dovranno restituire soldi all’INPS…
Il Reddito di Cittadinanza continua ad essere al centro di numerose polemiche anche in questi mesi che precedono la sua fine. La misura introdotta dal governo Conte nel 2019 ha infatti i mesi contanti dal momento che, a partire dal 1° gennaio 2024, andrà definitivamente in pensione per lasciare il posto all’Assegno di Inclusione.
Polemiche su polemiche, dunque e ancora oggi, per la misura di sostegno al reddito e di introduzione al mondo del lavoro. L’ultima problematica riguarda molti percettori della misura che dovranno restituire una somma all’INPS. Ma per quale motivo? Scopriamolo insieme in questo articolo di PensioniOra.
Reddito di Cittadinanza: chi dovrà restituire somme all’INPS e il motivo
I percettori del Reddito di Cittadinanza sono stati inclusi, almeno in una prima fase, dal percepire la Carta Spesa Solidale INPS “Dedicata a te”. Si tratta di una carta dal valore di 382,5 euro assegnata dai Comuni, insieme all’INPS, ai nuclei familiari meno abbienti come aiuto per comprare generi alimentari di prima necessità.
La svolta riguarda adesso l’esclusione dei beneficiari del RdC che non possono così ottenere la carta, è stata presa dal Ministero dell’Agricoltura già lo scorso aprile ma l’INPS aveva preparato le liste dei beneficiari includendo anche i percettori del RdC. Vista tale incomprensione l’INPS ha già annunciato dei controlli nei prossimi giorni ma, ormai, la frittata è già stata fatta.
Molti percettori del Reddito di Cittadinanza hanno infatti già usato la Carta Solidale Acquisti dell’INPS beneficiando dei soldi presenti per l’acquisto di beni alimentari di prima necessità (ad esclusione di farmaci e bevande alcoliche) nonostante il divieto espresso per legge. Cosa accadrà adesso a questi percettori?
Purtroppo la risposta è semplice: nonostante il fatto che il tutto è scaturito da un errore dell’INPS, i beneficiari dovranno restituire indietro allo stesso Istituto le somme beneficiate quale indebito. Si tratta di una situazione molto complicata per i percettori del RdC dal momento che non dispongono di grande liquidità visto che percepiscono proprio questa misura di sostegno al reddito.
A schierarsi da parte dei percettori del RdC che hanno usato i soldi della Carta INPS per fare acquisti è Federcontribuenti. L’Associazione, in una nota, scrive: “C’è un piccolo problemino da parte dell’Inps: a molti percettori del Reddito di Cittadinanza è stata consegnata alle Poste anche la carta acquisti. Il nostro suggerimento a questi soggetti è di non attivarla perché poi arriverà una vera e propria mazzata dall’Agenzia delle Entrate e Riscossione che avrà non poche conseguenze sui bilanci familiari”.
Inoltre Federconsumatori pone l’accento sull’errore da parte dell’INPS dal momento che molti percettori del RdC, iscritti all’associazione, hanno ricevuto la Carta pur non avendo nemmeno tre figli minorenni. “Questo mette a rischio non solo l’erario – continua la nota – ma le stesse persone perché quando l’Inps inizierà a fare i controlli, intorno a settembre-ottobre, chiederà indietro non solo quella rata ma tutto il montante del reddito di cittadinanza”.