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Vacanza e cane in albergo: cosa dice la legge

Tempo di vacanza, andare in albergo con il proprio cane, che cosa si può fare secondo la normativa vigente

Cane in albergo (Foto Adobe – pensioniora.it)

Ormai siamo in piena estate e i preparativi per le vacanze sono agli sgoccioli. Ma per molte famiglie si pone un problema di non semplice soluzione, come comportarsi con il cane di casa. Non è semplice organizzare un soggiorno anche per l’animale che si alleva. Bisogna conoscere qualche norma e regolamento per evitare disagi e contrattempi.

Meglio perdere un po’ di tempo a progettare al meglio il viaggio anche per il cane prima della partenza, che ritrovarsi a vivere situazioni fastidiose e contrattempi inutili arrivati a destinazione. Infatti le violazioni da parte del proprietario del cane, come della struttura, possono realmente rovinare il soggiorno e un periodo di riposo e divertimento per tutti compreso l’animale che vive in famiglia.

Come andare in vanza con il cane in serenità

Cane in albergo (Foto Adobe – pensioniora.it)

Innanzi tutto la prima osservazione e raccomandazione è sulla struttura ricettiva dove si soggiornerà. Il primo e indispensabile requisito è che ammetta cani (o altri animali). Alberghi, case vacanza, campeggi, appartamenti possono del tutto legittimamente non ospitare animali. L’esercente ha questo diritto indiscutibile. La legge non obbliga la struttura a ricevere animali o a fare deroghe. Anzi una struttura che non ammette animali non può derogare a questa clausola contrattuale.

Altri ospiti potrebbero aver preferito l’albergo proprio per quella clausola, per esempio per patologie (allergie epr esempio) o per fobie da trauma e si potrebbero creare problemi in caso di deroga da parte del proprietario della struttura ricettiva. Quindi presentarsi in albergo senza accertarsi che la struttura ammetta animali, può essere un grande errore. La stragrande maggioranza delle volte si viene allontanati.

La scelta dell’albergo deve andare necessariamente per uno che ammetta in modo esplicito i cani tenendo d’occhio anche la taglia dell’animale. Infatti può capitare che la pensione ponga delle limitazioni proprio sulla taglia. Certo è difficile delimitare con delle misure precise la taglia dell’animale. Occorre anche in questo caso controllare cosa dispone il regolamento dell’albergo, con un’indicazione del peso massimo corporeo consentita. Anche se non sempre è espressa in modo esplicito e i dubbi quindi possono restare.

Cane in viaggio, norme di comportamento

Cane in vacanza (Foto Adobe – pensioniora.it)

Se l’albergo non indica con chiarezza il peso dell’animale non resta che affidarsi al buon senso. Non ci sono normative e regolamenti standard cui fare affidamento, anzi le classificazioni delle razze canine (e delle taglie) sono in altezza al garrese non in peso. E soprattutto per gli animali meticci possono variare e confondere le idee.

Si può dire che un cane fino a 10 chilogrammi può essere considerato di taglia piccola, entro i 25 di taglia media, oltre di taglia grande. In caso di dubbi è meglio contattare direttamente la struttura per avere chiarimenti e “trattare” se vi fossero delle incertezze. In genere si deve puntare sulla buona educazione del cane (e del proprietario).

Purtroppo non tutte le destinazioni e le strutture sono disponibili, ma non è possibile imporre la presenza del cane. Oltretutto si deve ricordare che i danni provocati dal cane sono a carico del proprietario responsabile per un’educazione non attenta o per non aver vigilato con diligenza e attenzione.

Pubblicato da
Vincenzo Pugliano