I buoni fruttiferi postali possono essere un ottimo investimento per i minori che li potranno poi riscuotere al compimento del diciottesimo anno
Poste italiane ormai eroga una pletora di prodotti finanziari davvero ampia. Dai mutui, ai prestiti per finanziare dei progetti personali, a tutta un’altra serie di servizi quali ad esempio la RC auto o le polizze assicurative. Tuttavia, rimangono ancora all’apice dei prodotti richiesti i classici, che sono i buoni fruttiferi postali e il libretto Poste. Essi possono dare un tasso di interesse variabile, che cambia a seconda delle diverse formule e del capitale che viene inserito all’interno del libretto.
Il libretto Poste richiede una forma di apertura di conto corrente con Poste Italiane. Mentre i buoni fruttiferi postali no. Si possono scegliere in forma cartacea, come sono sempre stati erogati, o nella forma dematerialializzata, una novità del dell’ultimo decennio. Grazie alla formula dematerializzata il titolare può controllare in ogni momento il rendimento dei buoni fruttiferi.
Le formule possono essere le più disparate. A lungo termine, a medio termine, a breve termine. Quelle più richieste che danno un tasso di interesse maggiore sono i buoni che vincolano il capitale inserito per almeno sei anni. Generalmente si tratta di un 3+3, che consente anche dopo i primi tre anni di poter ottenere il risarcimento con il tasso di interesse applicato. Se si esce fuori da queste due date di scadenza, dunque i tre anni o i sei anni, non viene applicato il tasso di interesse che maggiora i buoni fruttiferi.
Dunque da questi presupposti è evidente come più tempo il denaro rimane vincolato nei buoni fruttiferi, e maggiore sarà il tasso di interesse. Una tipologia piuttosto utilizzata come regalo per un minore o regalo alla nascita è il buono fruttifero per i minori. Esso può essere aperto da un genitore, un parente, anche semplicemente un amico che vuole fare un regalo. Il gruzzolo in esso inserito viene maggiorato con un rendimento annuo lordo fino al 4,5%.
Al compimento dei 18 anni di età l’ex minorenne lo può riscattare. Questo può essere un regalo davvero buono per un bambino appena nato, che vedrà cresce gli interessi con la sua età, e qui potrà in questo modo ottenere una buona base di partenza economica con cui iniziare la vita da adulto. Dai 18 anni in poi i buoni non maturano più. I vantaggi dei buoni fruttiferi postali sono che hanno la garanzia statale da una parte, e dall’altra un costo zero, ad eccezione delle imposte sui guadagni. Il beneficiario può contare sulla tassazione agevolata del 12,5% soltanto sui guadagni e non sul deposito base.
Come accennato, salvo gli oneri fiscali, i buoni fruttiferi per i minori non hanno costi né per la sottoscrizione né al momento del rimborso. È importante ricordare che ai 18 anni di vita scade la possibilità di maturare gli interessi. Se non si attua nessun tipo di movimentazione entro 10 anni dalla scadenza, i buoni fruttiferi per minori, come tutti gli altri buoni, possono entrare nell’eleco dei buoni dormienti. Ovviamente previo preavviso recapitato direttamente al titolare.