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Mettere condizionatori se non hai l’impianto: si può sempre?

I condizionatori senza motore esterno richiamo degli interventi strutturali anche sull’edificio. Esistono permessi supplementari da richiedere?

Condizionatore (Foto da Pixabay) – pensioniora.it

Nonostante il consumo di energia sia copioso per un elettrodomestico come il condizionatore, l’estate torrita che stiamo vivendo lo rende necessario specialmente in città. Questo crea un aumento ulteriore delle temperature, a causa dell’aria calda che viene gettata al di fuori dell’appartamento per lo scambio termico. Dunque non si tratta di un elettrodomestico esattamente ecosostenibile. Purtroppo, specialmente i soggetti fragili degli anziani, possono ricevere numerose i danni fisici dalle temperature così alte. Per cui in alcuni casi il condizionatore è necessario.

La normativa per quanto riguarda i condizionatori si è evoluta nel tempo notevolmente. Esistono diversi tipi di condizionatori. Quello classico richiede l’installazione sul muro di casa e un motore esterno per lo scambio di aria caldo freddo dall’interno all’esterno. In alternativa esistono gli split, che possono fungere da climatizzatore per l’estate e da riscaldamento per inverno. Questo generalmente viene installato sul muro esterno della casa, in modo tale da creare lo scambio d’aria in assenza di motore esterno, grazie a due piccoli fori che vengono fatti sul muro dell’edificio. C’è bisogno di permessi per questo?

Condizionatori senza motore esterno, come si può fare?

Condizionatore (Foto da Pixabay) – pensioniora.it

Un decreto per snellire le pratiche burocratiche ha consentito l’installazione di condizionatori senza bisogno di autorizzazione né da parte del comune né tantomeno del resto del condominio tuttavia esistono delle deroghe particolari per quanto riguarda gli edifici di notevole importanza e pregio storico all’interno dei comuni con valore artistico. Il condizionatore con motore esterno senza dubbio è quello che crea maggiori problemi all’estetica del palazzo. Data la mole imponente del motore che pende sulla facciata dell’edificio.

Se tutti gli appartamenti dovessero possedere il motore esterno, l’edificio sarebbe esteticamente compromesso. Dunque nella maggior parte dei comuni, per l’installazione di un condizionatore, a meno che non si disponga di un balconcino interno, si deve provvedere a installare lo split con motore incorporato. Per lo scambio d’aria tra interno ed esterno, si inseriscono dei piccoli fori sul muro dell’edificio con una griglia per far uscire l’aria calda senza che questo comprometta l’estetica della facciata. Generalmente per questo tipo di intervento non c’è bisogno di chiedere alcun tipo di autorizzazione né al condominio né al comune di residenza. Se si vive in un appartamento di particolare prestigio, le regole potrebbero essere leggermente diverse. Ma questo può variare da comune a comune.

Il climatizzatore portatile

Condizionatore (Foto da Pixabay) – pensioniora.it

In alternativa, se non si vuole seguire alcun tipo di installazione o di fori sul muro, si può scegliere un modello di condizionatore portatile all’interno dell’appartamento. In ogni caso si deve applicare un foro esterno sul vetro della finestra per lo scambio di aria. Questi modelli sono facilmente spostabili all’interno della stanza, indipendentemente dalla lunghezza del tubo che porta il bocchettone verso il vetro. Sono comodi e non richiedono interventi strutturali irrevocabili, tuttavia hanno una funzione di raffreddamento inferiore rispetto al condizionatore classico con motore esterno ed anche rispetto allo scudetto con motore incorporato.

Pubblicato da
Giulia Borraccino