Novità importanti per quanto riguarda i crediti di imposta: nuove scadenze a luglio per il terzo settore e l’agricoltura: i dettagli
Ogni anno il mese di luglio rappresenta il mese orribile per i contribuenti italiani per quanto riguarda il piano fiscale. In questo mese bisogna pagare non solo gli adempimenti fiscali legati alla dichiarazione dei redditi ma anche i crediti fiscali e di imposta. Ma luglio rappresenta anche un mese di diverse opportunità per le aziende.
Non solo bonus e agevolazioni fiscali ma anche sconti e crediti per le aziende, ed in particolare quelle che fanno capo al terzo settore. Lo scorso 7 luglio, tramite decreto interdirettoriale, sono stati approvati progetti di recupero fiscale non secondari per le aziende del terzo settore.
Il Ministero del Lavoro ha deciso di concedere un credito d’imposto del 65 o del 50% sulle aziende del terzo settore che contribuiscono alla “rigenerazione urbana” presentando piani di rivalorizzazione e riqualificazione di strutture pubbliche, beni confiscati alle organizzazioni criminali e immobili inutilizzati che vengono loro dati in gestione. Per poter usufruire dei crediti i lavori dovranno garantire il recupero dei beni alla collettività.
Saranno tre le date entro cui bisogna presentare apposita domanda di ammissione: 15 settembre, 15 gennaio e 15 maggio di ogni anno. Sarà poi una commissione convocata dal dicastero di via Veneto, dopo ognuna di queste scadenze, a valutare l’ammissibilità di ogni progetto, indipendentemente da tutti gli altri: non sarà stilata una graduatoria ma ogni atto sarà giudicato individualmente.
Novità importanti anche per quanto riguarda le aziende agricole che potranno accedere alle agevolazioni legate ad una legge che garantisce agevolazioni al credito per gli operatori del settore primario che promuovono investimenti in capitale produttivo. Per il 2023 sarà possibile fare domanda fino a fine anno al Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit).
Per queste aziende sarà erogato un contributo del 3,575% degli investimenti sostenuti da imprenditori individuali e Pmi agricole per gli investimenti in questione compiuti tra il 1° luglio 2022 e il 30 giugno 2023, a patto che sia testimoniato l’impegno dell’investimento per ridurre l’impatto ambientale della produzione agricola. Il valore degli interventi finanziabili è compreso tra 20mila e 4 milioni di euro.
A partire sempre dal mese di luglio i contribuenti che non hanno ancora presentato la dichiarazione 730 potranno presentare il Modello Redditi, che per gli imprenditori individuali e coloro che gestiscono in prima persona investimenti di vario tipo offre non secondarie possibilità di scontistica fiscale.
Il Modello Redditi 2023 permette la possibilità di crediti di imposta per l’acquisto di beni strumentali legati all’estensione del programma Industria 4.0 per coloro che lo compileranno nella finestra per la sua emissione, fino al mese di ottobre. Sono estesi gli ammortamenti per i beni acquistati o prenotati, con un’aliquota che va dal 20% per i beni di valore non inferiore a 516,46 euro fino alla coda degli investimenti sotto i 2,5 milioni di euro effettuati a partire dal 2020, per i quali è concesso un ammortamento extra del 50% sotto forma di credito d’imposta.
Per quanto riguarda, infine, i beni immateriali, come programmi e software per la produzione, di valore strumentale è inoltre riconosciuto un 20% di credito d’imposta sul valore totale sulla base del valore d’acquisto, purché esso sia stato perfezionato nel 2022.