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Bonus e Incentivi

Ti spetta questo bonus se lavori con oltre 35 gradi

In condizioni climatiche di caldo estremo esiste un possibile bonus da sfruttare oltre i 35 gradi, vediamo di che cosa si tratta

Temperatura elevata (Foto Adobe – pensioniora.it)

Queste giornate sono caratterizzate in gran parte del Paese da temperature molto elevate che sfiorano in molte località del Centro e del Sud i 38-40 gradi. Condizioni estreme che rendono difficile il riposo notturno, ma si fanno sentire soprattutto durante le ore diurne nelle attività lavorative e produttive.

L’esposizione a temperature eccessive durante lo svolgimento di mansioni che si svolgono all’aperto in modo non occasionale, aumenta le possibilità e il rischio di infortuni anche gravi, in settori quali l’edilizia civile e stradale (con particolare attenzione a cantieri e siti industriali), il comparto agricolo e della manutenzione del verde, il settore estrattivo, quello marittimo e balneare. Quindi il rischio da calore fa parte della valutazione del rischio e rientra nella valutazione e individuazione di precise misure di prevenzione e riduzione dei pericoli alla salute dei dipendenti, da parte del datore di lavoro.

Bonus con temperature oltre i 35 gradi

Responsabile sicurezza lavoro (Foto Adobe – pensioniora.it)

Nelle attività lavorative all’esterno non è chiaramente possibile intervenire sui parametri ambientali, diventa quindi necessario predisporre misure di prevenzione per ridurre i pericoli di malesseri e infortuni, con conseguenze anche gravi per la salute. Tra i fattori da considerare in chiave di prevenzione del rischio di stress termico ci sono gli orari di lavori nelle ore più calde (14-17), le attività che richiedono particolare sforzo fisico, le mansioni, la collocazione del luogo di lavoro, le caratteristiche del lavoratore (età, salute, status socioeconomico, genere).

L’azienda e in particolar modo il responsabile della sicurezza può decidere in determinate condizioni climatiche, con temperature che superano i 35 gradi, una riduzione delle attività nelle ore più calde e soleggiate. Addirittura si può decidere di sospendere i lavori, se le condizioni meteo non lo consentono. In questi casi c’è la possibilità di ottenere la Cassa integrazione guadagni ordinaria (CIGO), indicando nella domanda per l’ammortizzatore sociale le giornate di sospensione o riduzione lavorativa, le attività lavorative svolte senza la necessità di presentare bollettini meteo.

La CIGO è riconosciuta a prescindere dalle condizioni di rischio termico, in tutti i casi in cui il responsabile della sicurezza dell’azienda decide la sospensione dei lavori, in quanto ritiene che sussistano dei pericoli per la salute e la sicurezza dei lavoratori. Quindi è possibile ricorrere all’ammortizzatore sociale al di là delle temperature registrate, se il responsabile della sicurezza lo crede necessario.

Tutela della salute del lavoratore

Cantiere stradale (Foto Adobe – pensioniora.it)

Ricordiamo che se durante un controllo dell’Ispettorato del lavoro sia riscontrata la mancanza delle valutazione del rischio e delle conseguenti disposizioni di tutela e prevenzione per la sicurezza dei dipendenti, può essere disposta l’immediata sospensione dei lavori. Inoltre se il responsabile, pur individuando il rischio e le misure preventive, non vigili sull’osservanza delle disposizioni sulla sicurezza, può subire un verbale di prescrizione.

Le possibilità di intervenire per ridurre e per prevenire i rischi alla salute e alla sicurezza dei lavoratori in condizioni di caldo estremo (sopra i 35 gradi) esistono e spetta al responsabili dell’azienda individuarle e farle rispettare, con l’adesione dei dipendenti stessi. La cassa integrazione è solo una delle possibilità, ma va sfruttata se le situazioni lo richiedono.

Pubblicato da
Vincenzo Pugliano