Ecco chi potrà mantenere la prestazione contro la povertà, Reddito di Cittadinanza (RdC), anche nel prossimo mese di agosto
Ci siamo, con la fine del mese di luglio scade la possibilità di ottenere il Reddito di Cittadinanza per moltissimi percettori, 400mila secondo le stime della Commissione Bilancio del Senato. Per molti beneficiari è la fine di un percorso iniziato anni fa, con polemiche e recriminazioni, con abusi e successi che comunque in contesto come quello italiano, nel quale la discussione sugli ammortizzatori sociali e in genere sullo stato sociale è ferma a decenni fa, ha rappresentato una fase storica importante.
Il Reddito di Cittadinanza si è scontrato con le difficoltà delle politiche attive del lavoro in Italia, con una formazione professionale insufficiente e una visione riduttiva dei servizi pubblici. Emblematico il caso della figura del Navigator, profilo professionale creato per coadiuvare i Centri per l’Impiego e mai realmente “impiegato” nelle sue competenze e prerogative. Uno spreco di risorse forse, ma anche la dimostrazione delle difficoltà di smuovere il sistema del collocamento.
Quindi con luglio fine del sussidio contro povertà e l’inclusione sociale, i fini reali della prestazione, per gli occupabili dai 18 ai 59 anni di età non facenti parte di famiglie con soggetti fragili (disabili, minori e anziani con almeno 63 anni di età). Per questi nuclei familiari e per coloro che sono stati presi incarico dai servizi sociali entro il 30 giugno 2023, il RdC continua fino al mese di dicembre, poi inizierà l’Assegno di inclusione.
Gli occupabili, invece, potranno accedere al Supporto per la formazione e il lavoro, sempre che abbiano un Isee personale inferiore a 6mila euro all’anno e riescano a frequentare un corso di aggiornamento, riaggiornamento e formazione professionale, o un progetto di pubblica utilità, o un percorso di orientamento e avviamento al lavoro, o qualsiasi altra forma di politica attiva del lavoro. Il Supporto è quindi un’indennità di partecipazione dell’ammontare mensile di 350 euro della durata di 12 mesi non rinnovabili.
Al termine dei quali non resta che sperare di trovare un’occupazione grazie alla sottoscrizione della Dichiarazione di disponibilità immediata al lavoro, del Patto di attivazione digitale e di quello di servizio personalizzato, fornendo i propri dati ad agenzie per il lavoro, centri di intermediazione riconosciuti, centro pubblico per l’impiego.
Una delle questioni centrali della nuova formulazione delle prestazioni che prenderanno il posto del Reddito di Cittadinanza è le reintroduzione del concetto di congruità del lavoro. Gli occupabili perdono il beneficio se rifiutano un’offerta di lavoro a tempo pieno o parziale (non inferiore al 60 per cento del tempo pieno) e una retribuzione salariale non inferiore ai minimi previsti dai contratti collettivi di lavoro che sia:
Con figli under 14 l’obbligo di accettare offerte a tempo indeterminato scatta solo entro una distanza tra lavoro e domicilio non superiore agli 80 chilometri o entro una soglia temporale di 120 minuti con i mezzi di trasporto pubblici. Quindi il lavoro dovrà essere accettato, pena l’immediata sospensione dell’indennità.