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Bonus e Incentivi

RdC, cosa potrà fare chi non lo avrà più da agosto

Ad agosto il reddito di cittadinanza subirà delle modifiche importanti. A ricevere la battuta d’arresto un’ampia platea di beneficiari

Rdc (Foto da Pixabay) – pensioniora.it

A quanto pare il reddito di cittadinanza ha avuto vita piuttosto breve a confronto di misure simili in altri Paesi. Inaugurato nel 2018, con il finire del 2023 terminerà di produrre i suoi effetti, ciò significa che verrà cancellato. Fin dall’inizio la sua presenza è stata ampiamente criticata, e con il nuovo Governo è arrivata la sua fine. Milioni di nuclei familiari rimarranno senza sostegno. O almeno senza il reddito di cittadinanza. Verranno messe in campo delle misure alternative, che però non avranno la stessa portata del reddito di cittadinanza.

In realtà la misura era essenziale per un welfare pubblico. Certo, negli anni il reddito di cittadinanza non ha mai lavorato a dovere. Nonostante venga considerato un sussidio, si tratta di una misura di politica attiva, finalizzata non al sostegno economico, ma al reinserimento nel mondo del lavoro. Difatti i percettori dovevano stipulare un patto per l’impiego con i centri di collocamento.

Purtroppo la pandemia ha arrestato buona parte del lavoro. Al momento attuale, già dall’inizio dell’anno, il patto per l’impiego ha modificato alcuni suoi termini. Difatti è stata abolita la parla “congrua” circa l’offerta che il beneficiario del reddito di cittadinanza è obbligato ad accettare. Ciò significa che al momento attuale un professionista deve accettare qualunque tipo di lavoro alla prima offerta, a prescindere dalla qualifica. Pena la decadenza del beneficio.

Chi perderà il reddito di cittadinanza

Rdc (Foto da Pixabay) – pensioniora.it

Il nuovo Governo ha ridotto copiosamente il reddito di cittadinanza. Dopo averne decretato la fine al termine del 2023, ha anche ridotto a sette mesi l’erogazione per i cosiddetti occupabili. Questa è la novità principale. La distinzione tra soggetti occupabili e non occupabili. Categorie che in precedenza non esistevano. Sono considerati occupabili i percettori del reddito di cittadinanza con età compresa tra i 18 ed i 59 anni che siano abili al lavoro. Ovvero che non presentino forme di disabilità certificata.

Per loro il reddito di cittadinanza termina a luglio. Agosto è il primo mese in cui non riceveranno più nulla. A meno che non ci sia stato un rinnovo di mezzo con il mese di sospensione. In questo caso, la legge dice che l’occupabile deve percepire tutti i sette mesi che gli spettano. Dunque con il mese di sospensione nel 2023, spetta una mensilità anche ad agosto, per recuperare il mese perso nella sospensione tra un rinnovo ed un altro. Chi invece ha nel nucleo familiare uno o più soggetti non occupabili – dunque minori di 18 anni o over 60 – o disabili, potrà continuare a percepire il reddito di cittadinanza fino a fine anno.

Cosa succederà nel 2024

Rdc (Foto da Pixabay) – pensioniora.it

E poi niente più. Il reddito di cittadinanza andrà definitivamente in pensione. E subentrerà l’assegno di inclusione, che è basato su presupposto differenti. Innanzitutto rimane la distinzione tra occupabili e non occupabili. Poi l’assegno di inclusione è una misura di accompagnamento al lavoro che avrà per molte famiglie un importo decisamente inferiore al reddito di cittadinanza. Per gli occupabili è previsto il programma formazione e lavoro, che dovrebbe partire da settembre. Nel quale, a fronte dell’impegno del frequentare dei corsi di formazione o di specializzazione professionale, lo Stato eroga 350 euro.

Pubblicato da
Giulia Borraccino