Nei prossimi mesi potranno esserci novità positive per chi ha delle cartelle esattoriali di valore inferiore a 1000 euro. Quali sono le ipotesi
Il problema del magazzino fiscale dell’Agenzia delle entrate è ancora piuttosto ingente. Da qualche anno a questa parte la sezione riscossioni dell’ente, che un tempo si chiamava Equitalia, ha deciso di sistemare le cartelle esattoriali accantonate, specialmente dopo la ripresa dei lavori successiva allo stop dovuto alla pandemia. Dunque, come ci si trovasse in una biblioteca, gli agenti di riscossione si sono messi a spulciare una per una delle cartelle esattoriali, innanzitutto per eliminare quelle che non erano più esigibili.
Le cartelle non esigibili possono provenire da diverse circostanze. Il decesso del titolare in primis, e a seguire condizioni economiche che non consentono di poter far fronte a determinati debiti. E in tutta la sistemazione del magazzino fiscale, si sono introdotte delle misure per agevolare la riscossione dei debiti, anche se in misura minore.
Negli ultimi anni sono state vicendevolmente aggiornate le misure di saldo e stralcio e di rottamazione. La prima misura, ovvero il saldo e stralcio, è destinata alle famiglie con un reddito ISEE piuttosto basso. Mentre la rottamazione, nei periodi prestabiliti e non oltre la scadenza, è destinata a tutti i cittadini che le facciano richiesta.
In entrambi i casi il vantaggio è che si concorda un piano di restituzione dei debiti con l’Agenzia delle entrate attraverso la rateizzazione. Ed al netto di more ed interessi. Ciò significa che il contribuente dovrà erogare nei tempi stabiliti soltanto l’importo della cartella, senza restituire negli interessi e le sanzioni dovute ai ritardi dei pagamenti. Il governo ha recentemente dichiarato di voler introdurre nuove tipologie di pace fiscale per distinguere innanzitutto i piccoli debitori dai grandi debitori.
La lotta all’evasione fiscale dovrebbe rimanere uno dei punti cardine delle misure, tuttavia consentendo a coloro che non hanno le risorse economiche per assolvere i propri debiti di poterne essere parzialmente esonerati. Difatti il progetto è identificare innanzitutto le situazioni economiche che consentono al contribuente di pagare e quelle che non lo rendono possibile.
Nel secondo caso si avvierà un’agevolazione come rateizzazione dei pagamenti, ed anche una riduzione dell’importo, dato che verranno tagliate di netto tutte le more e gli interessi. Questo meccanismo dovrebbe avvenire in automatico in seguito ad un censimento delle varie condizioni debitorie e dei contribuenti.
Già negli scorsi anni sono state messe in piedi delle misure di cancellazione delle cartelle esattoriali. Due anni fa era stata decretata da cancellazione delle cartelle esattoriali fino a 5000 euro, riferita agli anni 2000-2010, per i contribuenti che avessero meno di 30mila euro di reddito annuo. Nei prossimi mesi verrà stabilita una misura di cancellazione dei debiti dal 2000 al 2015, per i contribuenti con cartelle esattoriali di valore inferiore a 1000 euro, comprese more di interessi.
La disposizione è governativa, tuttavia la scelta e le modalità di applicazione sono destinate ai comuni. Essi, entro il 29 luglio dovranno decidere se vorranno mettere in piedi la cancellazione totale o parziale delle cartelle esattoriali fino a 1000 euro. E stabilire le modalità automatiche con le quali portarle avanti. Nel caso non vengano rispettati i tempi di pubblicazione delle regole per la cancellazione da parte dei Comuni, essi potrebbero essere esclusi dal taglio delle cartelle esattoriali.