Gli sportelli bancomat, altresì detti ATM, stanno sparendo ovunque. Quali sono i numeri e la condizione in Italia
Il fenomeno si chiama desertificazione bancaria. Che coinvolge non solo le filiali delle banche, ma anche gli sportelli bancomat, su cui i cittadini fanno riferimento per ottenere denaro contante. Negli ultimi anni abbiamo assistito ad una rapida trasformazione delle modalità di pagamento. Nonostante il bancomat in Italia esistesse già da decenni, l’incremento degli acquisti online non ha più reso necessaria la trasmissione di denaro contante. Ormai si paga tutto con la moneta dematerializzata. Dalle rate dell’affitto, agli stipendi, alle bollette. Questa trasformazione in atto è stata accompagnata dall’obbligo di qualunque esercente ad avere e consentire il pagamento con il Pos, anche se per somme di piccola entità.
Inoltre dal 2019 i piani cashless governativi hanno messo in atto misure per incrementare gli acquisti con la moneta elettronica. Il famoso cashback, che ormai sembra un lontano ricordo, ne è un esempio. IL rimborso del 10% su tutti gli acquisti effettuati con il Pos. La spesa pubblica non è stata poco, ma a detta del Governo di allora, è stata ampiamente ripagata con il contenimento dell’evasione fiscale. Difatti sia il cashback che la lotteria degli scontrini avevano come primo obiettivo la lotta all’evasione fiscale ed al riciclo di denaro sporco.
Desertificazione bancomat, quali sono i numeri
Ed inoltre d oggi tutti gli esercenti sono obbligati a far pagare qualunque transazione con il denaro contante. Altrimenti rischiano una sanzione di 30 euro maggiorata del 4% dal valore del bene. Il Governo attuale proponeva di introdurre un tetto minimo di 60 euro sull’obbligo, ma le direttive europee lo hanno cancellato. Tutte queste misure hanno portato ad un utilizzo sempre minore dei contanti, e di conseguenza un numero minore di transazioni sui prelievi agli ATM. Nonostante la maggior parte dei contratti bancari preveda il prelievo gratuito agli sportelli della propria filiale bancaria, il costo degli sportelli bancomat è compensato dalle commissioni applicate sulle transazioni.
Tra cui prelievo e versamento sono le più comuni, come anche la ricarica delle schede telefoniche o delle carte ricaricabili. Dato che i prelievi sono enormemente diminuiti, anche gli introiti per le banche lo sono. Di conseguenza la manutenzione, la ricarica e la gestione degli sportelli bancomat inizia ad avere un costo eccessivo per le filiali, al punto che molte di esse li hanno chiusi. Ed il problema non riguarda solo gli sportelli bancomat.
Filiali bancarie assenti in quasi la metà dei paesi
Da diverse ricerche e sondaggi è emerso che il 41% dei paesi su suolo italiano non solo non ha uno sportello bancomat dove prelevare o versare denaro, ma non possiede neanche una filiale bancaria, dove poter effettuare operazioni e parlare con consulenti per i propri servizi. Questo può rappresentare un grosso disservizio, specialmente alla luce del fatto che molti di essi devono fare diverse decine di chilometri per incontrare la prima filiale bancaria. Sono 554 gli sportelli bancari in tutta Italia che hanno chiuso, 60 solo nell’ultimo anno. Con la conseguenza che 4 milioni ci cittadini sono rimasti senza filiale bancaria né sportello bancomat nell’area del proprio comune di residenza.