Per legge si può mangiare cibo proprio in un lido?

Cosa succede se si introduce del cibo in uno stabilimento, si possono mangiare in uno lido degli alimenti propri?

lido cibo proprio
Stabilimento balneare (Foto Adobe – pensioniora.it)

Questa estate è calda non solo dal punto di vista climatico, con le città arroventate e le spiagge piene di bagnanti in cerca di refrigerio. Ad essere bollenti sono i prezzi in città come in spiaggia, dove ormai trascorrere una giornata in uno stabilimento costa decine di euro, per ombrellone e sdraia o lettino, senza contare i prezzi di cibi e bevande venduti nei ristori all’interno degli stabilimenti balneari.

Quindi portare con sé una bottiglia d’acqua, un panino e dei biscotti non appare una scelta così immotivata. Si risparmia un po’ e si evitano file e attesa dentro un bar affollato. Insomma basta attenzione ed educazione rispettando i vicini di ombrellone per non affrontare spese aggiuntive. Ma si può entrare in un lido con del cibo proprio e mangiarlo mentre ci si rilassa sotto l’ombrellone?

Mangiare al lido è possibile?

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Stabilimento balneare (Foto Adobe – pensioniora.it)

Negli stabilimenti si trovano sempre dei bar, trattorie o ristori dove mangiare e rifocillarsi, ma per chi non volesse farlo? Per chi preferisse portare da casa cibi e bevande? Diciamo subito che il gestore dello stabilimento non può opporsi. La sua non è una proprietà, ma una concessione. Nessuna legge o regolamento vieta a un cittadino di introdurre in un lido degli alimenti o delle bevande per la giornata. Affermazioni contrarie sono prive di fondamento e non hanno motivo di essere.

Nel rispetto del decoro della spiaggia e degli altri bagnanti è quindi possibile mangiare il proprio panino o la propria pizzetta, sorseggiando la propria acqua. Azioni intimidatorie, controlli, addirittura perquisizioni sono arbitrarie e non sono accettabili, in nessun caso. Da parte del bagnante è lecito aspettarsi educazione e rispetto della pulizia del luogo, ma questo vale se si porta con sé del cibo o si pranza presso la struttura dello stabilimento.

Anzi questa è una delle condizioni per una convivenza tranquilla, rispetto reciproco ed educazione, in un lido affollato come sulla spiaggia libera. Quindi non abbandonare i rifiuti, non prelevare sabbia, conchiglie o ciottoli, non molestare animali marini, le spiagge sono ambienti fragili e vanno rispettate.

Cosa portare in spiaggia

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Stabilimento balneare (Foto Adobe – pensioniora.it)

Dunque i gestori degli stabilimenti possono farsi pagare, anche profumatamente, ombrelloni e lettini, ma non possono fare imposizioni e decidere cosa il cliente possa portare con sé, presunti articoli del sindacato italiano balneare sono del tutto infondati. Imporre dei divieti costituisce un reato ai sensi del Codice del consumo e del Codice civile. Naturalmente i bagnanti, come detto debbono rispettare il decoro della spiaggia e quello ambientale.

I pic nic sono vietati, questo certamente, non gli spuntini. La scusa che sta alla base dei divieti di introdurre cibo è spesso legata alla salvaguardia dell’igiene e della salute dei clienti. Il cibo potrebbe attrarre insetti, topi o altri animali fastidiosi. Ma come accennato è sufficiente mantenere pulito il proprio posto, raccogliere i propri rifiuti e non disturbare. Niente imposizioni o addirittura perquisizioni, i diritti dei bagnanti ci sono e vanno rispettati con la collaborazione e soddisfazione reciproche.

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