Scatta una pace fiscale anche a livello locale, cancellate per soldi non recuparabili oltre mille cartelle esattoriali
Ormai se ne discute apertamente, il governo mette in cantiere una nuova cosiddetta pace fiscale per cifre non versate fino a 30mila euro e a livello locale l’idea sembra riscuotere un notevole seguito, anche tra gli amministratori alle prese con multe e sanzioni che non vengono richieste perché ormai “non recuperabili”.
Si tratta di una scelta politica evidentemente ponderata e orientata a creare consenso tra gli elettori delle comunità locali, ma che forse non renderà soddisfatti quanti multe e sanzioni amministrative le hanno versate regolarmente. Si parla di multe stradali, di sanzioni per pagamenti irregolari della Tari, di ammende per mancato pagamento dei biglietti del trasporto pubblico, di ritardi e incongruenze in altri tributi locali. Difficile dire quando si tratta di cittadini in condizioni di disagio economico, o di scelte consapevoli, ma tant’è.
Tra le prime amministrazioni locali a intraprendere la strada della cancellazione di cartelle esattoriali di piccolo importo, c’è quella di Ancona eletta al ballottaggio del 28 e 29 maggio con Daniele Silvetti eletto sindaco della città adriatica a capo di una giunta di centrodestra. La prima mossa del neo sindaco è di rinunciare alle pratiche non iscritte in ruolo con ingiunzioni di pagamento effettuate tra il 2000 e il 2015.
La somma complessiva cui l’amministrazione anconetana rinuncerà è al di sotto dei 500mila euro, suddivisi in 1.340 cartelle esattoriali ridotte al macero. Secondo il neo sindaco la scelta è un vero e proprio atto politico, una dichiarazione di intenti che indica una chiara direzione. Le cartelle non sarebbero mai state recuperate e per questo che il sindaco ha preferito ottenere una vera e propria pace fiscale con i cittadini che non hanno potuto o voluto saldare il dovuto.
Sembra chiaramente una sorta di condono verso quanti non hanno potuto o voluto pagare multe e sanzioni. Come accennato si tratta di cifre non elevate e che forse non faranno la differenza nel bilancio comunale, ma segnano una svolta che mira a un alleggerimento della pressione fiscale per i cittadini di Ancona, anche se in questo caso si parla di sanzioni e non di tasse.
Da ricordare l’opera di attuazione e di raggiungimento della cosiddetta tregua fiscale tra Fisco e contribuenti a livello nazionale con la decisione di cancellare le cifre entro i 1.000 euro, dovute ad Agenzia delle Entrate Riscossione e considerate inesigibili, completata con la conclusione delle procedure di definizione agevolata che coinvolge molti debiti verso il Fisco. La scadenza per la presentazione della domanda è stata il 30 giugno.
Di conseguenza anche la comunicazione dell’Agenzia Entrate Riscossione al contribuente con l’indicazione delle somme da pagare per definire l’agevolazione arriverà entro il 30 settembre. La prima (o unica) rata si verserà quindi entro il 31 ottobre. Con la rottamazione quater si eliminano i debiti relativi ad addebiti affidati ad agenti di riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022, senza pagare sanzioni, interessi di mora, quelli iscritti a ruolo e di aggio. La scelta vale anche per quanto dovuto a Inps (contributi) e Agenzia delle Entrate.