Il mese di agosto potrebbe aumentare il potere di acquisto di alcuni lavoratori che riceveranno un aumento sulla busta paga. Di che si tratta
In un periodo di crisi economica, dove il tasso di inflazione ha toccato delle punte difficilmente viste in precedenza, il recupero dell’economia dei consumi in alcune aree del paese stenta a decollare, dopo i momenti di depressione dovuti alla pandemia ed alla crisi russo Ucraina. Difatti alcuni settori in particolare sono stati penalizzati dalla carenza dei consumi.
A ritornare a galla, con dei profitti senza dubbio aumentati rispetto al periodo precedente della pandemia, si trovano il settore della ristorazione e quello del turismo. Da quando le barriere dell’Italia sono state riaperte, i flussi turistici hanno invaso il paese con misure importanti al punto da diventare quasi insostenibili. l’Alto Adige ha introdotto un numero limitato di turisti che vi possono accedere. Per continuare a sostenere i diversi settori economici del paese, il governo ha introdotto il DL lavoro, che è diventato efficace a partire dal mese di luglio. E che comporta un aumento sulla busta paga con i lavoratori con la prima mensilità che corrisponde al mese di agosto.
Il Dl lavoro è rivolto esclusivamente ai lavoratori del settore pubblico. I dipendenti statali avranno la possibilità di ricevere uno stipendio maggiorato nel mese di agosto, riferito al mese di luglio, grazie a un taglio del cuneo fiscale. Che corrisponde al 6% per gli stipendi entro una determinata cifra, corrispondente a 2.692 euro mensili lordi, e del 7%, entro 1.923 euro lordi mensili. E in realtà le attese erano diverse, e ci si augurava che il taglio del cuneo fiscale fosse maggiore. Si specifica che il taglio sulle trattenute non ha nessuna conseguenza o decurtazione ai fini previdenziali e pensionistici.
Coloro che lavorano nel settore pubblico potranno ricevere questi aumenti determinati dal taglio del cuneo fiscale a partire dal mese di luglio. Come è successo anche negli anni precedenti, l’accredito del beneficio viene erogato ogni volta il mese successivo a quello di riferimento. Dunque, dato che la misura ha valore dal mese di luglio al mese di dicembre 2023, la prima mensilità maggiorata verrà accreditata nel mese di agosto, mentre l’ultima a gennaio 2024.
Quindi per il mese di agosto numerosi lavoratori potranno avere una busta paga più alta che, su progetto del governo, potrebbe corrispondere a un maggiore potere d’acquisto, e dunque un incentivo al rilancio dell’economia. L’opposizione non è d’accordo con questo tipo di misura espressa in questi termini, dato che il suo cavallo di battaglia sarebbe l’introduzione dell’obbligo del salario minimo a 9 euro l’ora, proposta che è stata bocciata dall’esecutivo.
Per cuneo fiscale si intende la differenza tra il costo complessivo che il datore di lavoro ha per il lavoratore dipendente, e lo stipendio netto che il dipendente percepisce ogni mese. Questa differenza corrisponde a trattenute, contributi, ed altri oneri fiscali. Tagliando il cuneo fiscale, vengono meno e costi del lavoro sulla busta paga. Il datore di lavoro eroga esattamente la stessa cifra, ma al dipendente arriva una busta paga più alta.