Per una causa è possibile ottenere il patrocinio di un avvocato senza pagare? Vediamo i dettagli della questione
Affrontare le spese per una causa non sempre è agevole per chi non dispone di finanziare solide. Purtroppo avere l’assistenza di un avvocato può essere molto costoso e non sempre tutti possono permetterselo. Il gratuito patrocinio consente di rimediare a questa situazione e consente anche alle persone meno ricche di agire e difendersi nelle cause civili, penali, contabili, tributarie e amministrative.
Quindi a un cittadino è garantito il diritto di difendersi e di non pagare la parcella del professionista né le spese amministrative (marche da bollo e contributi unificati), ma non sono coperte le spese stragiudiziali né le spese della controparte in caso di perdita della causa. Quindi è lo Stato a farsi carico delle spese legali, ma solo in presenza di determinati requisiti.
Avvocato senza spese in una causa
Non tutti gli avvocati accettano cause in patrocinio gratuito. Infatti oltre all’iscrizione all’albo professionale, è necessario far parte della lista degli avvocati abilitati al patrocinio gratuito della città svolgono l’attività professionale. Ma anche chi richiede questa possibilità deve possedere dei requisiti specifici:
- essere una persona fisica o giuridica idonea;
- non possedere un reddito adeguato per affrontare le spese di un legale;
- non essere assistito da altri legali oltre quello per il quale si richiede il gratuito patrocinio;
- non essere indagato o imputato di evasione fiscale (sono esclusi anche i soggetti condannati per associazione di tipo mafioso; associazione per delinquere finalizzata al contrabbando di tabacco lavorato estero; produzione, traffico, detenzione illecita di sostanze psicotrope e stupefacenti).
Essere un soggetto idoneo vuol dire essere un cittadino italiano e un cittadino straniero con un regolare permesso di soggiorno, oppure un apolide senza una cittadinanza specifica, o infine un’associazione senza scopo a fine di lucro. La legge una precisa soglia di reddito oltre la quale non è consentito ottenere questo servizio.
La soglia attualmente prevista è al momento di 12.838,01 euro. Ma oltre alla dichiarazione di redditi è necessaria anche una certificazione Isee (Indicatore situazione economica equivalente), il CU e altri documenti che confermino le difficoltà economiche. In caso di soggetto coniugato si somma il reddito della coppia o del nucleo familiare.
Non pagare il patrocinio
Quindi da quanto accennato, la condotta del richiedente è molto importante per l’ottenimento della gratuito patrocinio. Una volta individuato l’avvocato presente nell’apposito albo dei profesisonisti, occorre fornirgli tutta la documentazione prevista a dimostrare di essere nella condizione di reddito necessaria (stato di famiglia, dichiarazione dei redditi, copia dei documenti dei familiari, e così via).
Ma oltre ai documenti per l’avvocato prescelto si deve presentare un’istanza di ammissione al patrocinio a carico dello Stato. Le modalità di invio della domanda variano: nel caso di processo civile l’istanza va depositata presso la segreteria del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati competente per territorio (oltre al civile anche processo amministrativo e tributario).
Occorre presentare richiesta di ammissione e indicazione del processo, dati anagrafici del richiedente e del suo nucleo familiare, autocertificazione dei redditi e impegno a comunicare variazioni del reddito stesso.
In caso di processo penale, invece, l’istanza va depositata presso l’ufficio del magistrato dove si svolgerà il processo. Entro 10 giorni l’ordine degli avvocato o il magistrati devono comunicare se l’istanza sia stata accettata o rifiutata. In caso di parere positivi, gli onorari del professionista saranno a carico dell’autorità giudiziaria.