Qual è l’importo dell’Assegno unico e universale per i figli che frequentano l’università, ecco alcune cifre da ricordare
La più importante misura a favore delle famiglie con prole a carico è certamente l’Assegno unico e universale. Unico in quanto riunisce in una sola prestazione tutte quelle già esistenti a favore della prole (con la notevole esclusione del Bonus asili nido che continua ad essere erogato autonomamente su domanda). Universale perché spetta a tutte le famiglie con prole che presentano domanda all’Inps, pur con importi diversi a seconda dell’Isee familiare .
Le famiglie destinatarie, come detto sono quelle con figli fino 21 anni di età o senza limitazioni anagrafiche in caso di figli disabili. Da sottolineare che comunque per i maggiorenni il contributo presuppone che il figlio sia fiscalmente a carico del genitore sia disoccupato iscritto ai Centri per l’Impiego, studente anche universitario, tirocinante o lavoratore con reddito personale non superiore agli 8mila euro, impegnato nel servizio civile.
Una prima osservazione da fare riguardo i figli maggiorenni che possono fruire dell’Assegno unico è la riduzione dell’importo del contributo rispetto ai minorenni. Inoltre bisogna ricordare che il maggiorenne può richiedere autonomamente la somma spettante. Altra osservazione importante concerne i figli con disabilità per i quali non esiste una limitazione anagrafica per la fruizione dell’Assegno. Un figlio disabile maggiorenne è equiparato a un minorenne, quindi non avrà riduzione per l’età.
Esistono delle tabelle esplicative dell’Inps che mostrano tutti gli importi dell’Assegno unico per i figli maggiorenni, tenendo conto dell’Isee familiare, questi alcuni dati che possono essere utili:
Quindi queste sono le cifre spettanti per ogni figlio maggiorenne che rientri nelle categorie segnalate in precedenza. Nel calcolo complessivo dell’Assegno unico naturalmente bisogna tener conto anche di altre voci e maggiorazioni di tipo anagrafico oltre che reddituali. Sono integrazioni che tuttavia non coinvolgono il calcolo delle somme spettanti ai figli maggiorenni. Nello specifico riguardano i nuclei familiari numerosi e i figli nei primi anni di vita. Ma di che cosa si tratta nello specifico?
Le maggiorazioni e gli incrementi previsti dalla norme coinvolgono i nuclei familiari numerosi e i bambini molto piccoli. Nello specifico sono da ricordare: figli da 0 a 1 anno (senza limitazioni Isee) 50 per cento in più della cifra che spetta; famiglie con almeno 3 figli (Isee fino a 40mila euro), 50 per cento in più della somma spettante per ogni figlio da 1 a 3 anni; famiglie con almeno 4 figli aumento della maggiorazione forfettaria da 100 a 150 euro; per ogni figlio dopo il secondo incremento che varia a seconda del valore Isee da 16,20 euro per i redditi più elevati, fino a 91,90 per i più bassi); famiglie con Isee inferiore a 25mila euro che percepivano ANF nell’anno 2021, aumento della maggiorazione compensatoria.
Come si vede una serie di maggiorazioni e incrementi che tengono conto di vari fattori e incidono molto sull’importo conclusivo. Da ricordare infine che i disabili tra 18 e 21 anni possono avere una maggiorazione in relazione al grado di disabilità: 113,50 euro se non autosufficienti; 102,70 euro per la disabilità grave; 91,90 euro con disabilità media.