Assegno unico: quanto spetta con figli all’università

Qual è l’importo dell’Assegno unico e universale per i figli che frequentano l’università, ecco alcune cifre da ricordare

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Studentessa (Foto Adobe – pensioniora.it)

La più importante misura a favore delle famiglie con prole a carico è certamente l’Assegno unico e universale. Unico in quanto riunisce in una sola prestazione tutte quelle già esistenti a favore della prole (con la notevole esclusione del Bonus asili nido che continua ad essere erogato autonomamente su domanda). Universale perché spetta a tutte le famiglie con prole che presentano domanda all’Inps, pur con importi diversi a seconda dell’Isee familiare .

Le famiglie destinatarie, come detto sono quelle con figli fino 21 anni di età o senza limitazioni anagrafiche in caso di figli disabili. Da sottolineare che comunque per i maggiorenni il contributo presuppone che il figlio sia fiscalmente a carico del genitore sia disoccupato iscritto ai Centri per l’Impiego, studente anche universitario, tirocinante o lavoratore con reddito personale non superiore agli 8mila euro, impegnato nel servizio civile.

Assegno unico universale, figli all’università

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Studente (Foto Adobe – pensioniora.it)

Una prima osservazione da fare riguardo i figli maggiorenni che possono fruire dell’Assegno unico è la riduzione dell’importo del contributo rispetto ai minorenni. Inoltre bisogna ricordare che il maggiorenne può richiedere autonomamente la somma spettante. Altra osservazione importante concerne i figli con disabilità per i quali non esiste una limitazione anagrafica per la fruizione dell’Assegno. Un figlio disabile maggiorenne è equiparato a un minorenne, quindi non avrà riduzione per l’età.

Esistono delle tabelle esplicative dell’Inps che mostrano tutti gli importi dell’Assegno unico per i figli maggiorenni, tenendo conto dell’Isee familiare, questi alcuni dati che possono essere utili:

  • Isee fino a figlio tra 18 e 21 anni;
  • 16.215 euro 91,90 euro;
  • 21.620 euro 78,90 euro;
  • 27.025 euro 65,90 euro;
  • 32.430 euro 46,50 euro;
  • 37.835 euro 40 euro;
  • da 43.240 euro in poi 27 euro.

Quindi queste sono le cifre spettanti per ogni figlio maggiorenne che rientri nelle categorie segnalate in precedenza. Nel calcolo complessivo dell’Assegno unico naturalmente bisogna tener conto anche di altre voci e maggiorazioni di tipo anagrafico oltre che reddituali. Sono integrazioni che tuttavia non coinvolgono il calcolo delle somme spettanti ai figli maggiorenni. Nello specifico riguardano i nuclei familiari numerosi e i figli nei primi anni di vita. Ma di che cosa si tratta nello specifico?

Altri dati sulla prestazione per la prole

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Inps (Foto Adobe – pensioniora.it)

Le maggiorazioni e gli incrementi previsti dalla norme coinvolgono i nuclei familiari numerosi e i bambini molto piccoli. Nello specifico sono da ricordare: figli da 0 a 1 anno (senza limitazioni Isee) 50 per cento in più della cifra che spetta; famiglie con almeno 3 figli (Isee fino a 40mila euro), 50 per cento in più della somma spettante per ogni figlio da 1 a 3 anni; famiglie con almeno 4 figli aumento della maggiorazione forfettaria da 100 a 150 euro; per ogni figlio dopo il secondo incremento che varia a seconda del valore Isee da 16,20 euro per i redditi più elevati, fino a 91,90 per i più bassi); famiglie con Isee inferiore a 25mila euro che percepivano ANF nell’anno 2021, aumento della maggiorazione compensatoria.

Come si vede una serie di maggiorazioni e incrementi che tengono conto di vari fattori e incidono molto sull’importo conclusivo. Da ricordare infine che i disabili tra 18 e 21 anni possono avere una maggiorazione in relazione al grado di disabilità: 113,50 euro se non autosufficienti; 102,70 euro per la disabilità grave; 91,90 euro con disabilità media.

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