Nuove sanatorie per abusi edilizi: in quali regioni

Il governo Meloni si appresta a rilasciare un mare di sanatorie verso i proprietari irregolari delle seconde case ubicate in queste località marittime

abuso edilizio meloni
Case al mare (Foto Adobe – pensioniora.it)

A segnare la metà dell’anno solare, non ci pensa solo una banale considerazione personale o il solstizio d’estate che accompagna verso la stagione più calda, dove anche lo spirito e il fisico della persona entra in una fase psicosomatica del tutto diversa e significativa sotto il profilo del proprio benessere. Certo, è anche l’emersione del desiderio di vacanza in avvicinamento che offre una visione di risveglio dei sensi e di entusiasmo.

Per tornare ad una dimensione estremamente terrena, come detto, c’è molto altro; tra questo, anche il calendario previdenziale e fiscale. Per i pensionati, quelli con i redditi più bassi si apre la prospettiva di ricevere nel cedolino il trattamento integrativo della quattordicesima INPS, ad esempio. Ma è anche il tempo in cui l’ente previdenziale non tarda a ricompensare, con pagamenti straordinari, dei conguagli relativi a rivalutazioni positive delle misure di supporto economico.

Nuove sanatorie per abusi edilizi: quali regioni sono coinvolte

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Case al mare (Foto Adobe – pensioniora.it)

Non bisogna dimenticare, anche il calendario fiscale: il 30 giugno, fatta eccezione per quest’anno, è la data per autonomasia della scadenza relativa alla presentazione della dichiarazione dei redditi; anche se, come si sa, nel 2023, il termine è stato spostato al 20 luglio. Ma poi, oltre a procedere al condiviso piano di rateazione del pagamento delle tasse, si inizia a beneficiare degli accrediti riguardanti i rimborsi degli eventuali crediti di imposta e delle restituzioni delle somme Irpef.

Il giorno 30 giugno rappresenta “storicamente” anche un’altra scadenza: quella dell’IMU, l’imposta municipale legata agli immobili. Risale alla competenza rateale della prima scadenza, dopodiché, per i soggetti interessati, l’appuntamento si sposta al saldo del dicembre. Gli interessati non solo i titolari della prima casa, ai quali spetta l’esenzione; a meno che gli immobili siano di tipo residenziale, storico, o ville e castelli.

Nuove sanatorie per abusi edilizi: qual è la proposta

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Case al mare (Foto Adobe – pensioniora.it)

L’imposta spetta in maggioranza ai proprietari di un secondo immobile, e di tutte quelle unità pertinenziali oltre le prime (una seconda cantina, un secondo box o posto auto). Insomma, un obbligo che, per restare nel tema estivo, non risparmia coloro che hanno coronato il desiderio di possedere una casa al mare. In diversi casi, tali immobili sono stati oggetto, sin dalla loro fase di costruzione, di abusi edilizi.

In tale ambito si colloca la recente notizia che il governo Meloni voglia rivedere la legge in vigore introducendo modifiche strutturali che andrebbero a condonare le case costruite dopo il 1976 ed entro 150 metri dal mare. Dopo 36 anni di divieti circa ogni possibilità di sanatoria e la legge che nel 1991 istituì il divieto di costruzione entro la suddetta distanza dal mare, la proposta va nella direzione di una risoluzione di abusi edilizi di case e villette al mare.

L’attuale normativa succede alla precedente legge Galasso, che fissa il divieto di edificazione a 300 metri dal mare per gli edifici innalzati tra il 1976 ed il 1985. Sebbene possa far parte della prossima Manovra Finanziaria, la proposta deve essere posta al vaglio dalla Corte di Cassazione, col rischio di incassare il parere negativo. Le sanatorie diverrebbero adempimenti delle Regioni, le quali non hanno alcuna competenza in merito.

Il nuovo condono potrebbe dunque salvare immobili costruiti in aree vincolate da un punto di vista ambientale, ma che rispettano condizioni quali: la realizzazione in assenza di titoli edilizi ma nel rispetto di prescrizioni urbanistiche; se si tratta di danni di realizzazione limitati; se la costruzione ha anticipato il rispetto del vincolo; se si parla di opere minori, la cui superficie non è stata aumentata; se le costruzioni hanno ricevuto concessioni da parte della Autorità.

 

 

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