La principale compagnia telefonica italiana lancia la sua controproposta per contrastare lo strapotere delle tariffe low cost da parte dell’azienda francese
Se si volge lo sguardo indietro, molto indietro, circa fino a vent’anni, o meglio trent’anni fa, ci si rende conto che quando si cominciava a parlare di “interconnessione“, questo termine restava familiare più che altro ad appassionati di esoterismo e a coloro che hanno approfondito un certo rapporto con la natura. Ma in questo caso non si parla di natura, ma di quella “interdipendenza” che le vite autoalimentano nei confronti di un etere saturo di bit e di informazioni riprodotte senza soluzione di continuità.
Oggigiorno, a raccogliere a pieno il ritratto di questo insieme di dinamiche è ovviamente il dispositivo elettronico più familiare per eccellenza: lo smartphone. In alcuni contesti casalinghi, esso è divenuto il deus ex machina della domotica della casa, capace di tenere il frigo sempre pieno e, tra l’altro, di togliere la fatica all’utente dell’alzata mattutina delle tapparelle e di attivare la playlist da Spotify come sveglia.
Ancora – ma per poco – è fuori dal raggio dell’immaginabile ciò che si potrà fare – da qualsiasi punto di vista, dall’app del conto in banca alla misurazione dei passi – con l’approdo nella quotidianità dell’intelligenza artificiale. Di certo, in questo futuro prossimo servirà la circolazione di ancora più gigabyte rispetto alla valanga che aleggia con i ripetitori, la tecnologia wireless e il sistema 5G.
Non a caso, non sono stati ancora del tutto completati gli impianti per il rilascio della quinta elaborazione che è in fase di ultimazione lo sviluppo della sesta. Nel frattempo però dal telefono passa l’assidua visione delle serie tv di una piattaforma di contenuti a pagamento, partite di calcio, videogiochi online, sino a del materiale interattivo per il lavoro. Sì, tutto questo richiede giga, e tanti.
Ancor meglio dotarsi della tariffa più carica, ma al minor costo possibile ovviamente; un discorso che ancora fino a pochi anni fa ha avuto un solo interlocutore, che ha lanciato la sfida di importi low cost contro le posizioni quasi monopolistiche di compagnie telefoniche come Tim, Vodafone e Wind. L’operatore in questione è la compagnia francese Iliad. Ha conquistato una grossa fetta di utenza sottraendola alla storica concorrenza, con un’operazione fondamentalmente di trasparenza.
Zero modifiche alle tariffe; piani telefonici e internet senza lati oscuri. Nessuna spesa per recesso. Oggi è Tim a decidere di mettere i bastoni tra le ruote della sua concorrente lanciando un’offerta ricca di tanto traffico di rete a pochi euro, e con tutta la qualità del segnale di Tim. L’offerta è rivolta proprio agli utenti Iliad. Ma l’offerta non è soltanto una, ma molte, una per ogni tipologia di intestatario della linea:
TIM Power Supreme Easy: minuti e SMS illimitati + 150 GB in 4G con TIM Ricarica Automatica; primo mese gratis, 7,99 euro/mese per i successivi;
TIM 5G Power Famiglia: minuti, SMS e Giga illimitati in 5G con TIM Unica Power (altrimenti 5 GB); primo mese gratis, 9,99 euro/mese per i successivi;
TIM Young: minuti e SMS illimitati + 100 GB in 5G con TIM Ricarica Automatica; primo mese gratis, poi 9,99 euro/mese per i successivi;
TIM 5G Power Smart: minuti e SMS illimitati + 100 GB in 5G con TIM Ricarica Automatica; primo mese gratis, 14,99 euro/mese per i successivi.
Con l’app MyTIM è possibile gestire in tutti i suoi aspetti la nuova tariffa, sia da Android che da iOS. Per ogni offerta l’acquisto online della SIM è di 25 euro, ma include 20 euro di traffico incluso.