Il bonus nido quest’anno ha ricevuto alcune novità. Tra cui un leggero aumento dell’importo, che era stato già programmato dal 2020
Il bonus nido è stato l’unico incentivo per i figli che sia sfuggito ha la razzia dell’assegno unico, che ha inglobato tutti gli altri assegni destinati al numero al nucleo familiare. Invece il bonus nido è stato considerato un incentivo a parte per le famiglie in condizioni di disagio economico o comunque le famiglie con entrambi i genitori lavoratori. Esso consente di far partecipare il settore pubblico alle spese per la retta di un nido, che può essere sia pubblico che privato.
Ovviamente per ottenere rimborso, devono essere presentate tutte le documentazioni richieste. Tra cui il documento ISEE, e le fatture dei pagamenti per la retta del nido. I beneficiari possono ricevere al massimo 11 mensilità all’anno. Dunque un mese rimane necessariamente scoperto. Sono compresi nei rimborsi le spese per le mense e per le attività extracurriculari messi a disposizione dall’istituto scolastico.
Inoltre il bonus nido può essere richiesto da un genitore solo o da entrambi i genitori. L’assegnazione degli importo massimo, che raggiunge 3000 euro l’anno dal 2020, viene data alle famiglie numerose con disagio economico. C’è anche la possibilità di convertire il bonus nido in spesa per la cura del figlio disabile che non è in grado di frequentare la scuola. Anche in questo caso la condizione del minore deve essere ampiamente documentata.
Il bonus nido può essere richiesto da tutte le famiglie che abbiano un figlio minore di 3 anni, indifferentemente nato, adottato o affidato. La richiesta deve essere fatta tra il 28 febbraio ed il 31 dicembre di ogni anno. A prescindere da quando viene inoltrata la domanda telematica, i rimborsi possono avere delle date differenti. All’interno dei moduli da compilare per la domanda il genitore titolare del bonus può richiedere un rimborso mensile o in alternativa un’unica soluzione annuale.
Per l’anno in corso, chi non ha presentato le ricevute al momento dell’inoltro della domanda, può farlo entro il 31 luglio 2023. Il bonus nido è una misura per consentire alle famiglie in difficoltà economica di poter mandare il figlio al nido, istruzione la quale non essendo obbligatoria ha un numero limitato di posti all’interno del servizio scolastico pubblico.
I richiedenti del bonus nido devono sapere che per ottenere il rimborso relativo all’anno 2022 la scadenza è stata prorogata al 30 giugno. È importante seguire le varie tappe tra domanda e rimborso per evitare che qualche piccola quisquilia burocratica possa far perdere il beneficio. Ad ottenere il massimo, dunque i 3mila euro pieni, sono le famiglie con ISEE fino a 25mila euro annui, suddivisi in 11 mensilità. Con un ISEE superiore a 25mila euroi ma entro i 40mila euro, si possono ottenere 2.500 euro l’anno. Le famiglie che hanno un ISEE superiore a 40mila euro, o che non lo presentano affatto ma hanno gli altri requisiti per richiederlo, potranno ottenere 1.500 euro annui suddivisi in 11 mensilità.