La spesa che si deve affrontare per l’utilizzo del condizionatore d’aria, il suo peso in bolletta per i consumatori
Ormai il condizionatore sta diventando un elettrodomestico irrinunciabile in moltissime città grandi e piccole della Penisola. Soprattutto con i frequenti picchi di caldo in abitazioni e nei luoghi di lavoro sono usati per diverse ore al giorno. Ma quali sono i suoi costi in bolletta? Inevitabilmente un utilizzo prolungato del condizionatore limita il risparmio energetico e ha effetti pesanti sulle bollette.
Inoltre l’utilizzo di questo apparecchio ha delle conseguenze ecologiche non indifferenti con un impatto complessivo sulla qualità dell’aria, sui livelli di inquinamento, sulle isole di calore che si creano nelle grandi città e che rendono il clima ancora più insopportabile e insalubre. Esistono però delle modalità per intervenire ed utilizzare con parsimonia il condizionatore, mitigando gli effetti sull’ambiente e riducendo i consumi di energia elettrica.
L’effetto del condizionatore in bolletta
La prima considerazione da fare sul consumo di energia elettrica da parte di questo apparecchio è legata alla classe energetica. Un condizionatore d’aria di classe energetica elevata consuma in media 160 kilowattora (kWh) all’anno, scendendo il consumo si attesta sui 185-190 kilowattora. Ma la differenza con modelli di classe energetica più bassa è evidente con consumi che arrivano a superare i 400 kilowattora all’anno.
Questo significa consumi molto elevati, quasi tre volte quelli con tecnologie più aggiornate e moderne. Quindi le spese mensili nelle bollette possono variare da 60 a oltre 200 euro in più al mese, tenendo in funzione il condizionatore per 8 ore al giorno, con un consumo orario medio tra 0,5 e 1 kilowattora e un costo di 0,5 euro al kWh. Naturalmente bisogna tener conto di altri fattori: il costo generale dell’energia elettrica (in calo durante queste ultime settimane) e le tariffe applicate dal fornitore (possono variare anche di molto sul mercato libero).
Altri elementi importanti da considerare per avere un’idea dei consumi del condizionatore sono la disposizione e la collocazione dell’ambiente da rinfrescare e le sue dimensioni. Maggiore è l’esposizione al sole e quindi con calore maggiore, più lungo il processo di raffreddamento e quindi più alto il consumo di elettricità. Così tanto più ampia è la stanza, tanto maggiore il lavoro dell’apparecchio e quindi più alto il consumo.
Cosa fare per risparmiare
Come detto gli effetti dell’uso del condizionatore non sono presenti esclusivamente in bolletta, ma si fanno sentire anche sulle condizioni ambientali delle città. Si calcola che questo apparecchio sia responsabile del 10 per cento delle emissioni di anidride carbonica a livello globale, una quantità veramente notevole. Ma come mitigarne gli effetti? Si possono ridurre le emissioni e contenere le spese in bolletta già con semplici accorgimenti.
Intanto acquistare apparecchi di ultima generazione (con tecnologia inverter) che consentono risparmi maggiori in termini di consumi. Anche se il costo iniziale più alto alla lunga si spende molto meno in bolletta. La scelta del condizionatore deve tener conto dell’ambiente dove sarà collocato, per evitare sprechi e spese inutili.
È fondamentale prestare molta attenzione all’isolamento della casa e in special modo degli ambienti dove si posiziona il condizionatore, l’isolamento termico e la schermatura delle finestre (sono sufficienti delle tende) rendono più efficace il lavoro del condizionatore, mantenendo l’ambiente più fresco nel tempo. Pulire costantemente i filtri e provvedere alla manutenzione regolare della macchina.
Molto importante impostare la temperatura di servizio del condizionatore in modo che la differenza con quella esterna non sia troppo elevata, comunque non oltre gli 8 gradi. Usare se possibile il deumidificatore che consuma meno e può rendere gli ambienti più freschi abbassando i livelli di umidità nell’aria. Infine lasciare accesso l’apparecchio solo se nella stanza c’è qualcuno, spengendolo se è vuota.