Il caro benzina è in ascesa e non ha intenzionato a diminuire, specialmente per il periodo delle vacanze. Dal primo agosto entreranno in vigore delle nuove regole
Oltre al tasso di inflazione in crescita costante, con qualche decremento determinato dalla abbassamento dei prezzi dell’energia, il caro alimenti ed il caro benzina continuano ad essere presenti nella vita quotidiana di tutti i cittadini. Non sono dei fenomeni distaccati, ma ognuno di esso dipende dall’altro. Se aumentano ad esempio i carburanti, di conseguenza crescerà il prezzo di ogni singolo prodotto che dovrà essere trasportato.
Per questo i meccanismi che ci sono dietro al caro benzina devono essere non solo indagati ma anche compresi fino in fondo. Come accennato in un precedente articolo l’aumento di prezzi per l’estate può essere un fenomeno speculativo da parte degli esercenti, anche se a quanto pare c’è stata di recente una riduzione sostanziale della produzione dei barili di petrolio, che di conseguenza ne fa aumentare il prezzo per unità.
Nei mesi luglio agosto, come tutte le stati, il prezzo della benzina e del diesel tende ad aumentare. Quest’anno con delle motivazioni in più. Sì riscontra un costo pari o superiore ai 2 euro al litro per il servito. E qui si parla dei prezzi medi. Dopodiché, con la liberalizzazione del prezzo della benzina, ogni benzinaio o esercizio commerciale può decidere di praticare il prezzo che preferisce.
Aumento della benzina, la lotta ai fenomeni speculativi
È il libero mercato. Dià dall’inizio dell’anno si era parlato di una maggior trasparenza nei prezzi su benzina e diesel. Gli esercenti ed i benzinai si sono subito ribellati alle proposte parlamentari, rimandando di numerosi mesi l’approvazione alla messa in pratica del decreto. Che ora diventerà realtà dal primo agosto. Sostanzialmente è previsto l’obbligo per tutti i benzinai e gli esercenti commerciali che vendono benzina, diesel ed altri carburanti, di esporre oltre al prezzo praticato dalla propria pompa di benzina anche il prezzo medio regionale.
In questo modo si evincono immediatamente i fenomeni speculativi. Il prezzo praticato può essere pari alla media dei prezzi, più alto o più basso. Così il consumatore può scegliere consapevolemente dove fare benzina avendo delle informazioni in più utili, come dovrebbe essere in qualsiasi forma di scelta di consumo. Quando era stata lanciata la proposta i benzinai hanno scioperato per diversi giorni per opporsi a questo obbligo. Ma ormai dal primo agosto la legge diventerà effettiva, ed essi saranno obbligati a rispettare le regole, pena sanzione piuttosto grave.
Quali sono le multe per chi non rispetta l’obbligo
L’esposizione dei prezzi medi regionali sulla benzina affianco al prezzo praticato dall’esercizio commerciale, sarà un obbligo dal primo agosto, che aiuterà gli automobilisti a tutelarsi durante le vacanze, anche in vista dell’aumento dei prezzi. L’obbligo di esposizione del cartello visibile è accompagnato dalla sanzione in caso di mancato adempimento. Per ogni giorno in cui i cartelli obbligatori non vengono esposti, l’esercente può essere sottoposto a multa da 200 euro a 2000 euro, in base al fatturato dell’esercizio commerciale.
Passati i quattro giorni consecutivi di elusione dell’obbligo di legge, le autorità competenti possono sospendere l’attività. Sul testo sono definite le modalità di esposizione dei cartelli con i prezzi medi della benzina. Tutti gli esercizi commerciali che aprono alle 8:30 del mattino o che sono aperti 24h devono necessariamente aggiornare i prezzi entro le 10 e mezza del mattino. Tutti gli altri hanno questo obbligo entro le due ore successive all’apertura della pompa di benzina.